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Ultimo aggiornamento il 13/06/2025 alle ore 21:05

Attualità e Politica

13/06/2025 | 11:30

Imposta unica scommesse, Corte Tributaria Umbria annulla sette accertamenti Adm. Avv. Agnello: “Tassazione sul margine, gestori non tenuti al versamento”

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Imposta unica scommesse Corte Tributaria Umbria annulla sette accertamenti Adm. Avv. Agnello: “Tassazione sul margine gestori non tenuti al versamento”

ROMA - La Corte di Giustizia di II grado per l’Umbria, in sette diverse sentenze, ha indicato i criteri e la corretta interpretazione della normativa fiscale applicabile ai bookmaker esteri operanti in Italia. La vicenda riguarda la tassazione delle scommesse raccolte dai gestori di agenzie senza concessione – rappresentati dallo Studio legale Agnello - per conto del bookmaker Stanleybet. L’imposta era stata calcolata dall’Agenzia delle Dogane in via induttiva, applicando come base imponibile il triplo della raccolta media provinciale e ritenendo l’attività illecita per assenza della concessione. La Corte di Giustizia di II grado, con le sentenze depositate ha ribadito la liceità del modus operandi Stanleybet sul territorio italiano, in linea con la giurisprudenza costituzionale, amministrativa e penale. Il Collegio ha ritenuto errata la pretesa fiscale richiesta dalle Dogane, chiarendo che la legge di stabilità 2016 ha definitivamente mutato la natura dell’imposta da indiretta a diretta, imponendola sul margine dell’attività (giocate meno vincite), e non più sul volume della raccolta. Principio valido per tutti gli operatori, “indipendentemente” dal possesso di concessione o dal collegamento al Totalizzatore Nazionale. Nel solco di quanto già statuito dalla Corte di II grado per la Lombardia, spiega una nota, i Giudici Umbri hanno riconosciuto che dall’anno 2016 la tassazione grava unicamente sul bookmaker e hanno confermato che i gestori delle agenzie Stanleybet sono esclusi dal pagamento dell’Imposta unica. “Questa decisione conferma che la giurisprudenza sta finalmente convergendo verso un’interpretazione coerente con i principi del diritto unionale e della capacità contributiva effettiva” afferma Daniela Agnello, legale di Stanleybet. “E’ proprio il Legislatore che ha inteso tassare i ricavi delle scommesse, mentre il gestore del centro scommesse percepisce mere commissioni contrattualmente determinate”.

NT/Agipro

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