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Attualità e Politica

22/06/2015 | 11:14

Contrasto al gioco problematico: il futuro in una app

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Contrasto gioco problematico

ROMA - Una app da installare sul telefonino, o su uno smartwatch di ultima generazione, per avvisare e bloccare i giocatori problematici: è la soluzione proposta nel corso di un convegno sul gioco d'azzardo patologico organizzato dall'Università di Pavia, come si legge su "La Provincia". Un progetto che non è avveniristico, ma pura realtà, con l'ateneo che sta già realizzando la piattaforma di "self-care": i ricercatori assicurano che il progetto sarà portato a termine entro l'anno e nel 2016 sarà sperimentato con i giocatori patologici pavesi.

Tra le varie funzioni che avrà la app contro il gioco d'azzardo c'è quella di avvisare il giocatore problematico ogni volta che varcherà la soglia di una sala giochi. Un meccanismo che stimola le capacità di controllo già sperimentato in America con le persone affette da disturbi alimentari che nel 12% dei casi rinunciavano di fronte all'avviso di essere entrati in un fast food. Ma la app farà anche di più: se il giocatore a rischio resterà all'interno della sala giochi verrà contattato al telefono da un terapeuta con l'obiettivo di farlo desistere e di farlo allontanare dalle slot. «Basta una app per cellulare facilmente scaricabile - ha spiegato Roberto Mollica dell 'Asi di Milano - per permettere di fare lo screening per valutare se si è giocatori sociali, problematici o patologici. Si è già cominciato a realizzare questa applicazione e abbiamo iniziato una collaborazione per applicarla». Ma il progetto ancora più avveniristico al quale lavorano le università di Trento e Pavia è un piattaforma che permette di sviluppare capacità di controllo emotivo fornendo strumenti per superare la dipendenza da gioco: «Tutto ciò utilizzando braccialetti con sensori in grado di misurare il battito cardiaco e le reazioni tipiche del giocatore - ha spiegato Nicola De Pisapia (Università di Trento) - Non solo: la piattaforma è in grado di analizzare dati e di inviarli al terapeuta. Potenziare le capacità di controllo delle persone aiuta a rompere i meccanismi di addiction». «Sarà in funzione dall'anno prossimo», ha assicurato Gabriele Zanardi dell'ateneo pavese.

RED/Agipro

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