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Attualità e Politica

27/11/2024 | 12:40

Dossier Camera: dieci misure sul gioco ancora senza provvedimenti attuativi, due risalgono al Governo Conte II

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Dossier Camera: dieci misure sul gioco ancora senza provvedimenti attuativi due risalgono al Governo Conte II

ROMA – Sono dieci i provvedimenti attuativi di norme sui giochi approvate negli ultimi anni che mancano ancora all’appello. A evidenziarlo è il dossier della Camera dei Deputati “I provvedimenti attuativi delle Leggi, monitoraggio e controllo”, che elenca i decreti ancora da adottare previsti da leggi o atti aventi forza di legge già approvati. Fra questi, i due più lontani nel tempo risalgono al Governo Conte II (2019) e riguardano la “Disciplina dei criteri e delle garanzie necessarie per tutti i soggetti coinvolti nella gestione della rete telematica e nei sistemi dei dati raccolti, registrati e trasmessi dagli apparecchi del gioco” e le “Modalità attuative del blocco dei pagamenti a favore di soggetti che offrono attraverso reti telematiche o di telecomunicazione, giochi, scommesse o concorsi pronostici con vincite in denaro, privi di concessione o altro titolo autorizzatorio”.

In evidenza inoltre sette misure collegate al decreto legislativo 25 marzo 2024, n. 41 sul “Riordino del settore giochi a partire da quelli a distanza”. Presente infine un provvedimento collegato alla legge delega sulla riforma fiscale dell'agosto 2023, relativo alla “Definizione di piani annuali di controlli volti al contrasto della pratica del gioco svolto con modalità non conformi all’assetto regolatorio statale per la pratica del gioco lecito”.

Nell’elenco, anche i due più recenti invece collegati alla Manovra 2025 – in fase di approvazione – che si riferiscono alla “Definizione delle garanzie economiche dovute dai concessionari in materia di realizzazione e conduzione delle reti di gestione telematica del gioco mediante apparecchi da divertimento e intrattenimento” e alla “Definizione delle garanzie economiche dovute dai concessionari in materia di scommesse, adeguate ai nuovi termini di scadenza delle concessioni e idonee alla salvaguardia dell’effettivo versamento degli oneri concessori dovuti”. 

DVA/Agipro

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