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Ultimo aggiornamento il 26/09/2025 alle ore 15:20

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26/09/2025 | 10:07

Firenze, scommesse parallele nelle sale gioco: 12 persone rischiano il processo, prima udienza preliminare fissata al 27 novembre

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Firenze Scommesse parallele nelle sale gioco: 12 persone rischiano il processo prima udienza preliminare fissata al 27 novembre

ROMA - La Procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per 12 persone indagate nell’inchiesta  - condotta dalla Guardia di Finanza di Lucca - che riguarda un giro di scommesse clandestine all’interno di sale giochi del capoluogo toscano e dintorni. Gli uomini dell’arma hanno scoperto, infatti, un giro illegale di puntate su partite di calcio ed eventi sportivi per un volume di oltre 50 milioni di euro.
Come riporta “La Nazione” di Firenze, nelle indagini sono coinvolte anche due persone giuridiche. Ieri, però, davanti al giudice dell’udienza preliminare, il processo non è partito per un errore nelle notifiche. L’udienza, dunque, è stata rinviata al 27 novembre, quando i legali degli imputati inizieranno a rispondere alle accuse.
L’inchiesta è iniziata lo scorso febbraio con un sequestro preventivo, eseguito nei confronti di cinque persone per un valore di 6 milioni di euro (beni immobili, quote societarie, saldi attivi di conti correnti bancari, denaro contante e criptovalute). Tra gli imputati, figurano il titolare di un frequentatissimo bar con punto gioco ed esercenti di sale gioco a Sesto e Scandicci.

Secondo le accuse la raccolta di puntate sarebbe diventata intermediazione abusiva, in quanto sarebbero state aggirate le norme utilizzando profili di terze persone e “mascherando“ così il vero scommettitore. “All’esito delle indagini, il giudice competente - spiegano le Fiamme Gialle - ha condiviso le richieste formulate dalla Procura fiorentina, riconoscendo il reato associativo e l’attività di raccolta abusiva di scommesse”. Inoltre la procura ritiene che sarebbero “vittime“, di queste scommesse “black", effettuate anche su canali esteri, colossi del settore betting nonché il Ministero delle Finanze e i Monopoli.
Le indagini, sempre secondo la Guardia di Finanza, hanno permesso, complessivamente di accertare come il sodalizio criminoso si sia avvalso della collaborazione di oltre 100 agenzie di scommesse sparse sul territorio nazionale (Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia) e di individuare oltre mille conti di gioco - la maggior parte dei quali intestati a soggetti terzi e movimentati dagli indagati nei vari bookmaker - con l’effettuazione di un volume di gioco anche superiore al milione di euro mensili per un ammontare pari ad oltre 50 milioni di euro. Inoltre, l’individuazione di un corposo numero di messaggi - con scambio di immagini - ha permesso di confermare l’ipotesi investigativa di abusiva intermediazione di raccolta di scommesse sportive, nonché di mancato assolvimento di tutti gli obblighi antiriciclaggio, attività che sono risultate “perpetrate in forma associativa”.

FRP/Agipro

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