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Ultimo aggiornamento il 03/12/2025 alle ore 12:00

Attualità e Politica

03/12/2025 | 11:15

Inchiesta Casinò Saint-Vincent: l'ipotesi di riciclaggio attraverso contante e vincite simulate

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Inchiesta Casinò Saint Vincent: l'ipotesi di riciclaggio attraverso contante e vincite simulate

ROMA - Spuntano altri elementi e nuovi indagati nell'inchiesta di Aosta su un giro di fiches in cambio di mazzette nella casa da gioco di Saint-Vincent, in Valle d'Aosta. Le indagini, come riporta l'agenzia di stampa Ansa, hanno rivelato che tre società piemontesi avrebbero riciclato al Casinò ingenti somme ottenute tramite frodi fiscali, tra cui l’emissione di oltre 3 milioni di euro in fatture false tra il 2023 e il 2024. Il denaro, una volta incassato, veniva trasferito sui conti di un complice incaricato di riciclarlo nella casa da gioco, con l’aiuto di due funzionari del casinò. Questi ultimi avrebbero convertito le somme in contanti o fiches, simulato vincite mai avvenute e incassato compensi da vari giocatori per facilitare le operazioni.

Tra gli indagati, figura anche l'imprenditore portuale di Genova Aldo Spinelli. Secondo gli investigatori di Aosta, l'imprenditore avrebbe corrotto con mille euro a testa due funzionari del casinò per cambiare 85mila euro in contanti in fiches, aggirando così le norme antiriciclaggio. A Spinelli i finanzieri di Genova hanno sequestrato circa 30mila euro e due orologi. 

Oltre che da Spinelli, i finanzieri si sono presentati da altre due persone: un uomo originario di Salerno, che nelle stesse ore finiva in carcere per un’altra inchiesta sul gioco illegale, in un giro da 25 milioni che avrebbe agevolato il clan dei Casalesi, e dal vicepresidente di Lachifarma, uno dei più grandi gruppi farmaceutici pugliesi: gli investigatori sono risaliti a loro da un giro di fatture false, emesse da tre aziende piemontesi per avere denaro da riciclare nel casinò.

In un comunicato stampa, la Casinò de la Vallée spa si riserva "di agire legalmente verso chi ha operato nei confronti della società in modo fraudolento o sleale al fine di ottenere i conseguenti risarcimenti economici e morali". La società, prosegue la nota, "si è messa a disposizione delle autorità investigative e ha offerto la più ampia collaborazione con il prioritario interesse di accertare ogni elemento che possa avere rilevanza ai fini dell'indagine". L'azienda "conferma altresì di aver agito sempre in ottemperanza alle normative esistenti in materia di prevenzione del riciclaggio come dimostrato dalle ispezioni, osservazioni e verifiche fatte in questi anni da parte degli organi di controllo interni ed esterni all'azienda". La Casinò de la Vallée spa "si pone pertanto al fianco delle istituzioni e delle forze dell'ordine nel contrasto alle attività illecite che hanno portato a questa indagine e aderisce con un forte impegno operativo e morale agli obiettivi dell'inchiesta con grande rispetto per le persone coinvolte, ma con altrettanto netta repulsione per i fatti indagati", conclude il comunicato.

FP/Agipro

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