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Ultimo aggiornamento il 25/11/2025 alle ore 19:00

Attualità e Politica

25/11/2025 | 17:48

Merano (BZ), Consiglio di Stato: "Legittime le distanze minime da scuole e centri giovanili. Nessun effetto espulsivo per le sale giochi"

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Merano (BZ) Consiglio di Stato: Legittime le distanze minime da scuole e centri giovanili. Nessun effetto espulsivo per le sale giochi

ROMA - Esistono sufficienti spazi - oltre 1 chilometro quadrato di superficie – ed edifici disponibili (190 secondo una relazione tecnica) all'interno del Comune di Merano, in provincia di Bolzano, per l'apertura di sale da gioco che rispettino la distanza minima dai cosiddetti luoghi sensibili: una scuola, un centro giovanile e un dormitorio comunale. Dunque, non c’è l’effetto “espulsivo” dell’attività lamentato dalla ricorrente. Con questa motivazione, il Consiglio di Stato ha respinto l’appello presentato dal titolare della sala scommesse e giochi 'Il Pido S.r.l.' di Merano, confermando la legittimità della normativa provinciale sull’ubicazione delle sale da gioco. La decisione definitiva stabilisce che le misure distanziali previste da diverse leggi provinciali in vigore dal 1992, volte a tutelare la salute dei cittadini e prevenire il gioco patologico, non determinano un’espulsione totale delle attività legali dal territorio comunale.

Il ricorrente aveva contestato il provvedimento della Provincia di Bolzano che dichiarava decaduti i permessi per la raccolta di scommesse e gestione di apparecchi da gioco, sostenendo che la normativa regionale fosse irragionevole e incostituzionale, oltre a criticare il criterio di misurazione delle distanze dai cosiddetti 'luoghi sensibili', tra cui la scuola superiore 'M. Curie', il centro giovanile 'Reloaded' e il dormitorio comunale. L’appellante chiedeva che la distanza fosse calcolata secondo il percorso pedonale più breve e non in linea d’aria.

Il Consiglio di Stato ha ritenuto invece corretto l’uso del criterio del distanziometro di 300 metri 'a raggio', cioè in linea d'aria, come previsto dalla legge provinciale, e ha confermato, sulla base di una dettagliata verifica tecnica, che esistono ancora sufficienti spazi e edifici disponibili nel territorio comunale per l’insediamento di sale da gioco, il che non comporta alcun effetto espulsivo. La relazione tecnica ha stimato che, pur con una significativa riduzione delle aree disponibili, rimangono almeno 1,09 km² e oltre 190 edifici idonei per le attività legittime. Il ricorso, dunque, è stato respinto.

FP/Agipro

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