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Attualità e Politica

08/02/2017 | 17:30

Riordino giochi, Basso (PD): «Il Governo si impegni anche sul divieto totale di pubblicità»

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Riordino giochi Basso PD pubblicità»

ROMA - «Bene l’obiettivo di ridurre le slot machine, imporre criteri più severi alle sale gioco, ridurre la giocata massima delle VLT, come si legge nella bozza di accordo proposta in sede di Conferenza Unificata» ma «a patto che questi passi avanti non chiedano in cambio il venire meno di quelle misure messe in campo da regioni ed enti locali per limitare l’offerta di azzardo, in particolare regola-mentazione degli orari di apertura e distanze minime dai luoghi sensibili». Lo dice il responsabile dell'intergruppo parlamentare sul gioco Lorenzo Basso (PD). «La proposta del Governo di non calare dall’alto queste norme, ma rendere pubblica la bozza e raccogliere indicazioni, deve essere accolta come un’occasione da non perdere», continua, segnalando alcune questioni fondamentali. La prima «riguarda la tutela sostanziale delle prerogative di Regioni ed enti locali e non solo il loro coinvolgimento. Si può pensare di avere una normativa quadro nazionale entro cui gli enti locali si possano muovere per garantire omogeneità e al contempo evitare zone franche (in quei Comuni che non hanno ancora adottato misure di contrasto), ma sarebbe sbagliato e rappre-senterebbe un pericoloso precedente immaginare certificazioni che consentano di aprire sul territorio sale gioco che non rispettino i regolamenti comunali» sottolinea. «Fondamentale è quindi il mantenimento delle distanze minime dai luoghi sensibili, oltre che la possi-bilità di regolamentare gli orari, secondo le modalità stabilite dai Comuni, anche per le sale di tipo A». Inoltre, «se si arriverà all’approvazione di queste linee guida, d’intesa con Regioni ed enti locali, per ridurre i punti vendita e rispettando distanze e orari stabiliti dai Comuni, sarà un passo avanti», ma il Governo si deve impegnare «a dare il via libera alla discussione nelle Aule del Parlamento a quei progetti di legge presentati da tutte le forze politiche che mirano al divieto totale di pubblicità e di sponsorizzazione dell’azzardo, sullo stesso modello e con le stesse modalità che già vigono per tabacco e sigarette», dice Basso. «Questa sarebbe anche la migliore risposta alle crescenti preoccupazioni contenute nella relazione della Commissione Parlamentare Antimafia sull’uso del mercato dell’azzardo legale da parte delle or-ganizzazioni criminali per riciclare e ripulire il denaro proveniente da attività illecite». RED/Agipro

 

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