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Attualità e Politica

14/09/2018 | 17:10

Sagse a Buenos Aires, il primo robot Stanleybet entro un anno nelle agenzie in Danimarca

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Sagse Buenos Aires Stanleybet Danimarca

ROMA - Entro un anno, in Danimarca. È l’appuntamento per il lancio di “Patricia”, il robot che accoglierà i clienti nelle agenzie di scommesse Stanleybet. L’annuncio è arrivato a Buenos Aires, durante uno dei panel del Sagse, la più importante fiera del Sudamerica. «Stiamo per lanciare nei betting shop un robot, che non è altro che un computer con l’aspetto di una persona. L’intelligenza artificiale, un tema di grande attualità in questo momento, è un insieme di tecniche che consentono a macchine “stupide” di compiere lavori molto complessi in maniera rapida. La nuova tecnologia, per dirla in parole semplici, è basata sulla maggiore conoscenza scientifica che abbiamo del cervello umano e del suo funzionamento. La prima applicazione pratica nel mondo del gioco sarà nei betting shop, la nostra “Patricia” sarà in grado di riconoscere il cliente e questo è un aspetto fondamentale», ha detto Giovanni Garrisi – CEO del bookmaker inglese - nel corso di una conferenza sulla Intelligenza Artificiale. «Avverrà un riconoscimento facciale, che consentirà al computer di identificare il cliente. Tanti sono i vantaggi, tra questi citerei soprattutto la lotta alla ludopatia, che distrugge ricchezza e sconvolge la vita del giocatore. In Europa è un tema molto importante e sentito in questo momento. Stanleybet è già adesso al top nella sperimentazione degli strumenti che servono ad impedire comportamenti esagerati. Il robot conosce e ricorda tutti in dettagli sulle abitudini di gioco dello scommettitore. Le macchine – non solo nel gaming - saranno in futuro fondamentali per assistere le fasce più deboli della popolazione. È uno sviluppo inevitabile, anche se inizialmente l’idea può suscitare fastidio o ricevere giudizi negativi. Ovviamente, anche per i robot sarà necessaria una fase di inserimento e certificazione, come è successo per i sistemi di accettazione e per i terminali di gioco attualmente utilizzati nei betting shop. Le macchine dovranno essere sicure, insomma. Ci sarà una fase di startup magari complicata, con problemi e questioni sul tavolo, ma il futuro va in quella direzione», ha concluso.
RED/Agipro

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