Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 01/05/2025 alle ore 13:02

Attualità e Politica

20/02/2017 | 13:25

Sambaldi (Centro Studi Astro): “Bando scommesse, il rinvio al 2021 aggraverebbe le distorsioni del mercato”

facebook twitter pinterest
Sambaldi Centro Studi Astro Bando scommesse rinvio

ROMA - “Se l'ipotesi rinvio al 2021 del bando di gara scommesse dovesse diventare realtà, il mercato assisterà ad alcune distorsioni che si sommerebbero alle attuali già presenti”.

E’ quanto sottolinea in una nota l’avvocato Chiara Sambaldi del Centro Studi Astro, che rileva come un’eventuale proroga delle attuali concessioni tradirebbe innanzitutto “la legittima aspettativa di numerosi operatori di accedere al mercato tramite la partecipazione ad un Bando di gara previsto per legge, e già in ritardo di un anno. Le conseguenze potranno manifestarsi, da un lato, nell'incremento della raccolta di scommesse ad opera delle reti parallele” che “ancora possono beneficiare di una esenzione dalla sanzione penale ormai divenuta pressoché sistematica, e dall'altro nello stato di illegittima ‘imbrigliatura’ di operatori attualmente gestori di concessioni altrui” che invece potrebbero “acquisire il titolo ad operare in legittima concorrenza con gli altri concessionari”.

Una “aspettativa di partecipazione” di recente messa in luce anche da un parere dell’Antitrust, secondo il quale i contratti che i concessionari propongono ai gestori delle agenzie di scommesse non possono avere una durata maggiore rispetto a quella delle licenze, visto che rischiano sia di impedire la partecipazione alla gara futura di un elevato numero di gestori sia di ostacolare la mobilitá dei gestori che vogliono cambiare concessionario.

La possibile partecipazione di attuali gestori di agenzie al bando “sarebbe quindi destinata ad essere mortificata - scriva ancora Sambaldi - non senza conseguenze anche in termini di iniziative che potrebbero essere tese a far sentire le proprie ragioni nelle sedi Ue, da sempre le uniche nelle quali sono confluite con successo istanze motivate dalla libera prestazione dei servizi”. 

“Il rinvio del bando – pare – deriverebbe delle difficoltà di reperire una “intesa” all’interno della Conferenza Unificata”, dice ancora l’avvocato Sambaldi, “sicuramente nessuno può essere costretto a stipulare un accordo che disapprova, ma è lecito domandarsi quali misure siano state – nel frattempo – ipotizzate per contrastare ‘quella ludopatia’ causata (pro-quota) dall'attività di quelle reti parallele a quelle dei concessionari, e quali normative siano state predisposte per provocare  una espulsione della raccolta senza concessione nelle vicinanze dei luoghi sensibili, almeno pari a quella riservata al circuito autorizzato”.

RED/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password