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Ultimo aggiornamento il 15/07/2025 alle ore 20:32

Attualità e Politica

15/07/2025 | 13:49

Sentenza Consulta su apparecchi online, nessuna deregulation per il mercato giochi: una nuova norma allo studio del Governo

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Sentenza Consulta su apparecchi online nessuna deregulation per il mercato giochi: una nuova norma allo studio del Governo

ROMA - Nessuna deregulation nel gioco online dopo la sentenza della Corte Costituzionale che pochi giorni fa ha stabilito l’illegittimità di un articolo del Decreto Balduzzi del 2012. La Consulta ha stabilito la non conformità alla Costituzione della norma che vieta l’installazione nei pubblici esercizi di apparecchi – ad esempio personal computer e totem - che consentono ai clienti di accedere alle piattaforme di gioco online. Immediata è stata la reazione di dell’Unione Nazionale Consumatori e dello stesso Renato Balduzzi, ex ministro della Salute e ispiratore della legge, che hanno chiesto l’immediato intervento del Governo. La richiesta potrebbe essere accolta in tempi rapidi. Secondo quanto apprende Agipronews, l’Esecutivo sta già studiando le contromisure, che saranno inserite in un provvedimento normativo che finirà nella legge di Bilancio 2026. Senza dimenticare che – anche dopo la decisione della Consulta – il sistema mantiene gli anticorpi per respingere le principali forme di gioco illegale e che rimane vietata in ogni caso qualunque forma di raccolta al di fuori dei punti autorizzati. L’installazione di totem che distribuiscono premi in denaro è espressamente vietata dall’articolo 110 del testo Unico di Pubblica Sicurezza. Allo stesso modo, non è consentita dalla legge penale e dalle convenzioni tra Agenzia delle Dogane e concessionari l’intermediazione nel gioco online (e non solo): se il pc “a libera navigazione” – spiegano fonti istituzionali ad Agipronews – è utilizzato nell’ambito di un accordo tra operatore ed esercente non previsto dalla norma, è possibile ricorrere alla legge penale o comunque sanzionare gli operatori coinvolti. Infine, resta in vigore e pienamente applicabile la legge 401 del 1989, che vieta ogni forma di raccolta di scommesse da parte di operatori non dotati di concessione statale e della licenza di pubblica sicurezza. Il sistema ha dunque gli strumenti per difendere le concessioni, ma il tempo stringe: la nuova norma vedrà la luce in pochi mesi.

NT/Agipro

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