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Attualità e Politica

23/10/2017 | 14:01

Blocco al fondo antiludopatia, Astro: «Il Tar ha messo fine a un errore, confusione sull'utilizzo dei 50 milioni»

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giochi astro

ROMA - Non possono essere sempre i giudici “a decretare la fine di un errore” che riguarda il mondo del gioco legale. Così l’associazione Astro dopo la sentenza del Tar Lazio che ha congelato il fondo da 50 milioni destinato ai piani regionali anti-ludopatia. La bocciatura giudiziaria, si legge nella nota di Astro, “è di carattere procedurale e metodologico” dovuto a un insufficiente iter amministrativo. Una mancanza già evidenziata in precedenza sia dai media, sia dall’associazione, a causa di “alcune peculiarità confusionarie che caratterizzavano l’uso dei 50 milioni” in un contesto in cui “l’impatto epidemiologico di una malattia si presenta ancora oggi fondato solo su previsioni statistiche elaborate con questionari a campione, insufficienti a certificare un dato sanitario che oltre all’intuizione, deve consentire il planning delle attività preventive e una verifica d’esito delle attività di cura”. Un buon lavoro sulla materia, ribadisce Astro, richiede “una piccola svolta culturale e politica sul gioco” e l’analisi di alcuni interrogativi ancora irrisolti: come curare un fenomeno “estromettendo l’impresa” da cui dipendono quantità e qualità del gioco; com’è possibile prevenire e curare un effetto senza immaginare un medesimo protocollo di cura per tutto il territorio nazionale e chiedersi perché le “ricette preventive e curative” già applicate senza effetti soddisfacenti “debbano essere politicamente tutelate e non giudicate”. “A questi interrogativi - conclude Astro - il Tar non può rispondere, e non è lecito neppure attendersi che sia sempre o solo la Magistratura a decretare la fine di un errore e l’evidenziazione della prassi che ha portato a quell’errore”. RED/Agipro

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