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Attualità e Politica

11/08/2018 | 18:30

Reggio Calabria: via libera a regolamento, distanze minime per le sale da gioco

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ROMA - Distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili, come scuole, chiese, luoghi di ritrovo per ragazzi per le sale da gioco: è quanto prevede il regolamento approvato dal Comune di Reggio Calabria per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d'azzardo lecito.
«I dati rilevati dai SERT attivi vedono un incremento dei pazienti affetti da gioco d'azzardo e presi in carico dai servizi - ha spiegato Demetrio Martino, presidente della Commissione consiliare comunale Statuto e Regolamenti -  Per questo motivo l'amministrazione comunale ha deciso di normare tale settore, disciplinando le modalità di gestione delle attività relative all'esercizio di giochi leciti. Nostri principali obiettivi sono la tutela dei minori e degli utilizzatori in genere, ma anche il contenimento dei costi sociali, umani ed economici derivanti dall'assiduità al gioco d'azzardo e la necessità di ridurre il danno derivante dal gioco patologico».
L'amministrazione comunale - si legge sull'edizione locale de "La Gazzetta del Sud" - alla luce del nuovo Regolamento dovrà monitorare costantemente le sale da gioco al fine di verificare la loro eventuale presenza in zone ricadenti nel divieto di esercizio (500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili come scuole, chiese, luoghi di ritrovo per ragazzi) e provvederà all'apposizione su ciascun apparecchio di un contrassegno che riporti il numero identificativo dello stesso, la data del collegamento alle reti telematiche e la scadenza della concessione. «In coerenza con le finalità del Regolamento, il Comune non potrà locare o concedere a qualsiasi titolo immobili a soggetti che intendono aprire attività di gioco d'azzardo lecito, né potrà concedere il proprio patrocinio per eventi che favoriscono o inducono alla dipendenza del gioco d'azzardo patologico. Allo stesso modo - ha detto ancora Martino - le società controllate dall'amministrazione comunale o alle quali l'amministrazione ha affidato incarichi per la gestione di servizi pubblici, non potranno accogliere richieste di pubblicità relative all'esercizio del gioco lecito».

RED/Agipro

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