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Attualità e Politica

26/09/2017 | 10:30

Giochi, Sanchez (Comune Bergamo): "Proibizionismo non serve, sposterebbe solo giocatori verso l'illegale"

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sanchez bergamo giochi

ROMA - "La filosofia di fondo del nostro approccio è che non dobbiamo essere proibizionisti, perché essere proibizionisti vuol dire semplicemente portare nel mercato nero il gioco che è attualmente legale. E’ necessario creare delle zone di interruzione di gioco, proprio perché il giocatore rimane estraniato e in quelle due ore può riprendere un contatto con la realtà”. Lo ha spiegato Christophe Sanchez, Capo di Gabinetto Comune di Bergamo, nel corso del convegno "Il Contrasto Alla Ludopatia: Controllo, Sanzione, Prevenzione", che si è svolto durante "Le Giornate della Polizia Locale" a Riccione. “Noi abbiamo scelto di non fare un’interruzione prolungata di sei ore, anche perché il giocatore su una chiusura così lunga si sposta e va a cercare il mercato da un'altra parte. – ha spiegato Sanchez, parlando del regolamento di Bergamo - Abbiamo, per questo, deciso di fare interruzioni di due ore, andando a premiare i momenti di relazione sociale, vale a dire la colazione, il pranzo e la cena, anche perché dalle inchieste che abbiamo fatto, molti giocatori si attardano e dimenticano di andare a casa a mangiare perché sono legati al loro consumo di gioco”. Il regolamento di Bergamo, entrato in vigore a luglio 2016, vieta il gioco dalle 7,30 alle 9,30, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21.

 

RED/Agipro

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