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Ultimo aggiornamento il 01/08/2025 alle ore 21:25

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31/07/2025 | 19:00

Giochi, Brasile: gli operatori esprimono preoccupazione dopo la critica del Ministro delle Finanze alla regolamentazione del settore

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Giochi Brasile: gli operatori esprimono preoccupazione dopo la critica del Ministro delle Finanze alla regolamentazione del settore

ROMA - Gli operatori di gioco in Brasile hanno espresso preoccupazione in seguito ad un'intervista in cui il ministro delle Finanze, Fernando Haddad, ha duramente criticato la regolamentazione del settore nel Paese. Parlando a ICL Notícias, il ministro ha affermato: “Se dipendesse da me, premerei il pulsante stop. Nessuna quantità di entrate fiscali giustifica la situazione in cui ci siamo ritrovati". Come riporta Focus Gaming News, i commenti sono stati particolarmente sorpresi, soprattutto considerando che il Ministero delle Finanze ha la supervisione del nuovo ente nazionale di regolamentazione del gioco, la SPA, responsabile del rilascio delle licenze e della supervisione della conformità del mercato.

In seguito alla pubblicazione dell’intervista, l’Associação Nacional de Jogos e Loterias (ANJL) ha diffuso una nota in cui esprime sgomento per le dichiarazioni di Haddad. Secondo l'ANJL, il ministro ha utilizzato termini considerati diffamatori. L’Associazione ha, inoltre, sostenuto che i problemi citati da Haddad erano legati alle piattaforme illegali, non agli operatori regolamentati, e ha affermato che il mercato clandestino continuava a funzionare "a causa dell'incapacità tecnica del potere pubblico di bloccarli".

Il gruppo ha ribadito di non avere alcuna opposizione ad alcuni dei suggerimenti di Haddad, come ad esempio “sulla proposta di trattare il gioco come una questione di salute pubblica”, ma ha chiarito che senza il pagamento delle tasse da parte degli operatori del mercato legalizzato, “non ci sarebbe alcuna destinazione di parte di queste risorse alla salute".

Infine, i rappresentanti del settore hanno sostenuto che la proposta di vietare la pubblicità del gioco, attualmente in discussione al Congresso nazionale, potrebbe essere pregiudizievole, favorendo il mercato nero.

FRP/Agipro

 

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