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Ultimo aggiornamento il 28/07/2025 alle ore 20:32

Attualità e Politica

28/07/2025 | 16:10

Sapar, il neo presidente D’Angelo: “Gestore figura centrale nella filiera, essenziale il dialogo con altre associazioni. Enada, il rilancio passa dall’innovazione”

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Sapar il neo presidente D’Angelo: “Gestore figura centrale nella filiera essenziale il dialogo con altre associazioni. Enada il rilancio passa dall’innovazione”

ROMA - “Ridare centralità alla figura del gestore. Le troppe incertezze relative al riordino rischiano di determinare la scomparsa di questa figura a favore dei grandi gruppi, con quello che ne consegue anche in termini di gettito erariale e occupazionale”. E’ quanto ha dichiarato Sergio D’Angelo, neo presidente di Sapar, in un’intervista a Global Starnews, l’house-organ di Global Starnet. Con le elezioni del 29 maggio, si è chiusa la lunga fase di presidenza dell’associazione da parte di Domenico Distante. Al suo posto è stato eletto Sergio D’Angelo, che aveva già ricoperto diverse cariche tra cui quella di vicepresidente vicario e avrà accanto i vicepresidenti Patrizio Perla (vicario), Francesco Gatti, Walter Re e Andrea Soriano. ”All’interno dell’Associazione sicuramente l’obiettivo è una Sapar “partecipata” in cui tutti si sentano protagonisti, per ridare centralità al dibattito interno. Solo attraverso un confronto franco tra tutte le componenti dell’Associazione le idee possono acquistare forza e diventare realmente spendibili all’esterno”, prosegue D’Angelo, “e in questo senso è fondamentale l’interlocuzione della politica, che continuerà e sarà ulteriormente rafforzata. In passato, per oltre un decennio sono stato un pubblico amministratore: numerose sono state le attestazioni di stima che mi sono arrivate in queste settimane dal mondo della politica. Come già accaduto nel passato, tesseremo interlocuzioni e sinergie positive con tutte le componenti politiche”. Il tema del momento – anche se i tempi si stanno dilatando – è certamente il riordino. Sapar presenterà alle istituzioni un progetto di apparecchio, in cui “la componente di intrattenimento sia prevalente e che sia caratterizzato da una minore perdita oraria, che tuteli di più il giocatore e che allo stesso tempo sia più attrattivo, senza generare dipendenza. Abbiamo istituito una commissione di lavoro ad hoc per gli apparecchi senza vincita in denaro, con l’obiettivo di valorizzare e rinnovare il prodotto proponendo nuove idee”. In vista della sfida decisiva che attende l’industria, servirebbe maggiore unità tra le associazioni: “Sicuramente – sottolinea il presidente Sapar - il dialogo è importante. Siamo disposti all’interlocuzione con tutti coloro che riconoscono la centralità delle aziende di gestione, che sono delle eccellenze del Made in Italy. Il dialogo, infatti, rischia di essere improduttivo se non accompagnato da contenuti che siano funzionali alla tutela dei nostri associati”. Enada resta il fiore all'occhiello dell'associazione anche se l’evento ha bisogno di rilancio: “Sì, la fiera rappresenta un appuntamento centrale per il settore. Anche su questo versante, è fondamentale riportare al centro il gestore, oltre alle innovazioni sugli apparecchi. Se si riqualifica la fiera, dando il giusto spazio ai produttori, si attraggono anche operatori che ad oggi sono assenti. Siamo disponibili a fare sistema con le altre associazioni, ma contestualmente chiediamo sinergie per l’evento annuale nazionale e internazionale più importante del settore e rispetto per la sua centralità. Un rispetto che magari in passato non si è sempre riscontrato”. In merito alla crisi degli apparecchi, D’Angelo conclude che “la maggior parte del gettito erariale è garantito dai bar e, in generale, dagli esercizi generalisti. E’ essenziale proporre apparecchi nuovi che possano essere installati in queste tipologie di esercizi, rilanciando così la raccolta. Ciò farebbe anche capire che - rispetto ad altre tipologie di gioco - la filiera è capace di proporre macchine che limitino la spesa oraria dei giocatori offrendo più intrattenimento in modo da ridurre quasi al minimo le problematiche legate al Disturbo da gioco d’azzardo”.

NT/Agipro

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