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Ultimo aggiornamento il 07/11/2025 alle ore 18:30

Ippica & equitazione

07/11/2025 | 12:25

Fieracavalli, Chiodi (Dir. Gen. Masaf): “Raccolta scommesse in crescita del 10%, chiuderemo il 2025 a quota 750 milioni di euro”

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Fieracavalli Chiodi (Dir. Gen. Masaf): “Raccolta scommesse in crescita del 10 chiuderemo il 2025 a quota 750 milioni di euro”

ROMA - Scommesse ippiche in crescita del 10%, si chiuderà a quota 750 milioni di euro il 2025: il prodotto ippico è tornato competitivo rispetto a quello sportivo. E’ uno degli spunti forniti, nel corso di un convegno a Fieracavalli, dal Direttore Generale del Masaf, Remo Chiodi, che ha aggiunto altri punti al cronoprogramma stilato dal Sottosegretario La Pietra: un sito istituzionale in tre lingue, il protocollo firmato con l’Aci e eventi promozionali come la sfida ciclista/cavallo disputatasi pochi giorni or sono a Treviso. “Siamo usciti da quel percorso di declino che aveva caratterizzato il comparto per tanti anni. Usciti anche da una fase di immobilismo anche per merito di un’ottima squadra seppur ridotta nelle risorse”. Chiodi ha posto anche l’accento sulla ritrovata credibilità istituzionale. “È stato difficile uscire dall’autoreferenzialità: al galoppo, ad esempio, eravamo diventati il problema del sistema europeo. Oggi abbiamo riacquistato una nostra dimensione, tanto che nella seconda settimana di febbraio ospiteremo a Roma la riunione del Comitato Internazionale Pattern, cosa che non si verificava dal 2006. Al trotto, possiamo essere orgogliosi di aver ottenuto la vicepresidenza dell’Unione europea, con la nostra Tamara Papiccio.”
Sul piano della sostenibilità, che poi era il tema specifico del convegno, il Direttore Generale ha parlato chiaro: “Siamo un settore assistito; l’esistenza di un delta importante tra incassi e necessità di risorse non ci consente di fare uno switch immediato verso una gestione di tipo privatistico. È necessario un periodo transitorio. Se non ci fosse il sostegno del Ministero, il settore andrebbe incontro a gravi problemi economici.” Chiodi si è soffermato anche sull’inversione di tendenza della raccolta delle scommesse. “Il mese di ottobre 2025 si è chiuso con un incremento in doppia cifra rispetto al 2024 (oltre il 10%), confermando quello di agosto e di settembre e, in prospettiva, dovrebbe vederci chiudere l’anno con una raccolta di circa 750 milioni di euro, che tornerebbe sui livelli del 2015. Certo, le entrate per l’erario sono minori per effetto della riduzione della tassazione sulla quota fissa, ma la misura era funzionale a rendere il prodotto ippico competitivo rispetto a quello sportivo e, già il prossimo anno, su questo trend potremmo ottenere risultati importanti.”
Chiusura riservata alla classificazione degli ippodromi, che tanto ha fatto discutere: “Proprio per migliorare gli ippodromi abbiamo definito nuove regole e criteri. Dobbiamo lavorare a qualche miglioramento, ma il metodo a monte non è sbagliato, tant’è che ce lo hanno chiesto anche all’Assemblea Generale Uet di Parigi. Come a dire che, stavolta, possiamo essere noi a dare qualcosa agli altri paesi su cui lavorare.”

LUM/Agipro

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