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Ippica & equitazione

14/12/2019 | 15:15

Ippica, all'Ippodromo Snai La Maura per Uliveto Bargal finale a effetto

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Ippica Ippodromo Snai La Maura

ROMA - All’Ippodromo SNAI La Maura convegno del venerdì 13 che ha visto protagonisti gli allievi impegnati nel Trofeo intitolato a Luigi Canzi, articolato in due batterie e finale a dieci, quest’ultima spettacolare e tiratissima dal primo all’ultimo metro tanto “tranquille” e tattiche erano state le due prove di qualifica. Il bravo Tommaso Gambino, in sediolo alla favorita Therry Caf, non si e’ fatto sfuggire la prima batteria: l’allieva di Afrim Shmidra e’ sfilata in breve al comando e ha proseguito sul passo, senza rubare l’occhio in retta ma comunque controllando il tentativo di Rilke Laumar che l’aveva seguita dal via e si è avvicinata molto negli ultimi metri. Buon terzo posto per Zamora Font, migliorata dall’ultima posizione nei 500 finali, su Une di Nando e Tuberosa, mentre Terrifick Pick ha pagato la grave distrazione del suo interprete che non ha controllato il count-down e ha perso irrimediabilmente la partenza. Mai in discussione la vittoria di Vinicio e Roberto Ruvolo nella seconda batteria: subito in testa, il cavallo allenato da Daniele Quarneti ha progressivamente aumentato il suo vantaggio e si e’ imposto netto, a media di 1.15.5, mentre Vigogna Jet spostando all’esterno nei 500 finali ha piegato per il secondo posto l’appostata Sanrunner. Si sono qualificati per la finale anche Uliveto Bargal, finito forte in retta, e Vida Loca Roc, quest’ultima rimessa dopo errore iniziale. Molto combattuta, come gia’ anticipato, la finale: Tommaso Gambino e’ stato lesto a sfilare in 450 metri al comando con la sua Therry Caf, la quale pero’ ha confermato l’impressione non brillantissima della batteria calando nettamente in retta: la prima a passare e’ stata Tuberosa, che si era portata ai lati della battistrada dopo 600 metri, ma anche lei ha accusato il percorso e cosi’ la ribalta e’ toccata agli attendisti: Rilke Laumar (scivolato in coda al via per un breve errore) ha usufruito di una serie di varchi interni sul penultimo rettilineo per portarsi nelle prime posizioni sull’ultima curva, in retta ha trovato il varco ed e’ passato, ma a centro pista e’ finito a velocita’ doppia Uliveto Bargal: il cavallo di Alessandro Pieropan ha corso soltanto gli ultimi 300 metri e ha regalato a Lorenzo Callegaro una gran bella vittoria, a media di 1.15.4. Fatto curioso, il giovane allievo patavino non aveva ancora vinto nell’annata e ha interrotto un lungo digiuno che durava da aprile 2018. Al terzo posto una strepitosa Zamora Font, che dopo aver affrontato una risalita durissima nell’ultimo giro, ha trovato ancora le energie per rimontare Tuberosa. Tutto facile per Buzz Stecca nel Premio Cornish Cris, la prova di apertura sui 1650 metri riservata ai puledri: reduce dalla prima vittoria della carriera (alla prima uscita per il training di Alessandro Gocciadoro), il portacolori di Emiliano Stecca si è prontamente confermato al termine di un nitido percorso di testa concluso a media di 1.15.9, sempre con il suo preparatore in sediolo. Bertaz ha seguito brillantemente il rivale sino in fondo, Barone D’Esi dopo partenza lenta ha provato a risalire all’esterno e nel finale ha preso il sopravvento per il terzo posto su Brigliadoro.
Non e’ un periodo fortunato per Fabio Marchino: tolto dall’ordine di arrivo sabato scorso con Arizona Ek, il bravo gentleman lombardo ha subito la stessa sorte nel Premio Lancelot, la “reclamare” sui 1650 metri per cavalli di 4 anni, con la portacolori di casa Ziara dell’Est: fallosa nella giravolta, la figlia di Ideale Luis si e’ rimessa in tempo, ma la giuria ha punito il danneggiamento a Zero In Condotta (in calo) di cui si e’ resa colpevole ai 500 finali al momento del sorpasso, che ha cosi’ vanificato la bella rimonta e sorpasso conclusivo a Zar dei Baba in retta. Quest’ultimo, unico penalizzato della contesa, si e’ dunque visto assegnare la vittoria: con Michele Bechis in sediolo, il cavallo allenato da Paolo Mirabello ha rotto gli indugi sul penultimo rettilineo muovendo a caccia del battistrada Zurro Zl, si e’ ritrovato al comando sull’ultima curva sull’errore improvviso del rivale e poi in retta ha subito la rivale, pero’ con l’epilogo di cui si e’ detto. A intervallo Zagara dei Greppi ha battuto Zorban Grad. Altra prova tra i nastri, ma sulla distanza dei 2700 metri per cavalli di cat. F/G nel Premio Deipera e con i professionisti in sediolo: con Pippo Gubellini, il favorito Diabolo Castelets ha sfruttato la posizione allo start e ha imposto la sua legge ai rivali dal primo all’ultimo metro, graduando durante il percorso (miglio in 2.04) e salutando la compagnia nei 600 finali con un allungo autorevole, chiudendo a media di 1.16.9 sui 2700 metri. All’attesa, la penalizzata Uetra Fel (che aveva battuto il vincitore nella prova analoga del 5 novembre quando però i due partivano a pari nastro) e’ emersa al secondo su Ulzana N’Greghi, mentre Ravel Ek ha provato a cimentarsi in un percorso allo scoperto calando nel finale. Sfortunata nell’ultima apparizione a Torino (fallosa all’ingresso in retta quando sembrava avere molto da dire), Angelique si e’ rifatta nel Premio Campanile, la prova sui 1650 metri per cavalli di tre anni: affidata da Gino Salacone a Max Castaldo, la portacolori della scuderia Louisiana ha respinto al via Ariast, ha potuto rifiatare dopo lo strappo iniziale perche’ la favorita Arianuova Om, scopertasi presto, si e’ adeguata al largo senza premere piu’ di tanto, e in retta, a media di 1.15.2, ha saputo tenere a bada il tentativo finale dell’apposta Ariast e il bel finale esterno di Agrado, terminato forte a centro pista. Arianuova Op e’ invece calata sull’ultima curva. 
RED/Agipro

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