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Ippica & equitazione

03/02/2023 | 08:30

Ippica, la 'prima' di febbraio all’Ippodromo Snai La Maura di Milano sorride a Eridamia che ritrova la vittoria

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Ippica Ippodromo Snai La Maura Milano

ROMA - All’Ippodromo Snai La Maura di Milano si è disputata la prima giornata di corse di febbraio valida per la 9^ stagionale di trotto. Il calendario di questo mese prevede il Gran Premio Mario Locatelli di domenica 12 e il Gran Premio Encat di domenica 26. Intanto, questo giovedì, sul circuito di via Lampugnano 95 si è assistito ad un bel programma di corse in cui è emerso il Premio Artic Hanover, la prova invito sul miglio per cavalli di 3 anni che dopo il ritiro di Extra Speed vedeva un campo composto da sole femmine. Alla prima uscita per il training di Mauro Baroncini e con Marco Stefani in sediolo, Eridamia ritrovava il feeling con la vittoria che si era interrotto alla fine dell’estate dopo le due affermazioni al Sesana: la figlia di Adrian Chip è stata certamente agevolata dallo svolgimento (le rivali le hanno concesso di percorrere in testa un primo chilometro sul piede dell’1.19) e dall’errore a 50 metri dal traguardo di Eternity Bar quando era ancora in piena bagarre per la vittoria, ma ha comunque confermato le sensazioni destate a inizio carriera: più della media finale di 1.15.5, condizionata dalla ‘melina’ del primo chilometro, bisogna sottolineare i 400 finali in 27.8, misura notevole anche su una pista scorrevole come era oggi quella milanese. Naturalmente la considerazione vale anche per Eternity Bar, e non fa che rendere più amaro il boccone mandato giù dalla figlia di Love You e da chi l’aveva sostenuta al betting: la cavalla di Gocciadoro aveva già accennato l’errore a inizio dirittura, si era rimessa al volo e ha provato a rinnovare l’attacco ma si è fatalmente disunita quando ancora poteva pensare di acciuffare la rivale. Exuma Bi, che aveva accentrato le attenzioni del betting, dopo aver seguito nei 700 finali Etermity Bar non è riuscita a proporsi per la vittoria all’epilogo svettando solo per il secondo posto su Elalla Jet che in scia a Eridamia probabilmente non ha mai trovato la possibilità di sprintare liberamente. Ad aprire il pomeriggio i gentlemen impegnati nel Premio Robinson Ok, una reclamare sul miglio riservata a cavalli di 4 anni: il ritiro di Doralice ha indubbiamente spianato la strada al rientrante DJ Dei Veltri, ma per quanto visto in pista, almeno per quel che riguarda la vittoria il discorso probabilmente non sarebbe cambiato. Con il proprietario Marco Scarton in sediolo, il cavallo allenato da Pietro Demuru è scivolato al comando su Daddy Matto, ha gestito il ritmo indisturbato e ha poi chiuso in 58 in scioltezza, mai neppure toccato con la frusta dal suo interprete, media finale di 1.15.3. Daddy Matto ha sfruttato la posizione per raccogliere la seconda moneta su Dynamo Cam Bar, che aveva provato a tastare il polso al vincitore. Arrivo a sorpresa nel Premio Here Comes Herbie, l’invito per cavalli di 4 anni. Dom Perignon al comando probabilmente l’ha presa un po’ troppo allegra e i 2250 metri a La Maura, si sa, non fanno sconti: l’allievo di Lorenzo Baldi ha appesantito l’azione nei 300 finali e la stessa sorte è toccata ai due più immediati inseguitori, Duma Neh D’Asti e Diva Ferm (giocata), incapaci di cambiare passo con efficacia in dirittura, e così a piazzarsi ai primi due posti sono stati gli attendisti, con l’outsider Dayak finito fortissimo a centro pista a fulminare sul filo di lana Drujba, invece filtrata lungo lo steccato sfruttando l’allargamento dei concorrenti che la precedevano. Vittoria a media notevolissima (1.13.) per il cavallo allenato e guidato da Gino Salacone, offerto a oltre 30/1. Dom Perignon ha salvato il terzo posto, Dhaki Jet aveva sbagliato al via finendo subito squalificato. Gli appassionati sanno che affidarsi in questo periodo alla coppia Fausto Barelli-Flavio Martinelli a Milano è un buon rimedio per dimenticare i malanni di stagione. Anche in questo convegno infrasettimanale la connection ha timbrato il cartellino grazie a Eureka di Cecco nel Premio Donato Hanover, la prova sui 1650 metri per cavalli di 3 anni: terza il 22 gennaio, la portacolori di Renata Destri riusciva a rifarsi portando a compimento il percorso di testa in un notevole 1.13.5, naturalmente nuovo personale: Elyas di Poggio ci provava nei 600 finali ma di fronte a tale misura doveva adeguarsi al secondo posto, mentre Ester Dse a intervallo chiudeva terza sfruttando anche l’errore di Ethos Dj Lux (in calo). Un numero notevole lo realizzava Click Starlight nel Premio Giant Victory, l’invito a resa di metri per cavalli di 5 e 6 anni: veloce dal secondo nastro, il cavallo allenato e guidato da Jonathan Benfenati raggiungeva Clod Zl sul penultimo rettilineo, metteva pressione al rivale e in retta passava netto per sottrarsi al tentativo di Come Chuck Sm. Media di 1.13.7 (nuovo personale) per il figlio di Varenne, mentre Clod Zl seppure in calo restava al terzo posto. Ritorno alla vittoria per Brezza Du Kras nel Premio Aldyth Hanover, la prova sui 1650 metri per cavalli di categoria D/E: con Alessandro Gocciadoro ai comandi, la figlia di Irving Rivarco girava all’esterno e induceva alla resa appena in retta il battistrada Axis di Girifalco allungando sicura per svettare a media di 1.12.4. Con un finalone a centro pista, Zandroz risolveva la volata per il secondo posto su Zaffiro Roc. Bel percorso di testa di Abigal nel Premio D Train, la prova sui 1650 metri per cavalli di categoria G: con Santo Mollo in sediolo, la cavalla allenata da Marco Smorgon scivolava al comando, completava un chilometro tranquillo in 1.17 e poi allungava autorevole per staccare i rivali in retta a media di 1.14.6. Anche qui il secondo posto si risolveva in volata, con Ticino che di misura la spuntava sull’appostata Vittoria di Casei e sul favorito Zittozitto Gso, un po’ mancato nei metri finali dopo oneroso percorso allo scoperto. Prossima giornata di corse a La Maura domenica 5 febbraio.

RED/Agipro

Foto: Dena - Snaitech

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