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Ultimo aggiornamento il 05/11/2025 alle ore 12:23

Ippica & equitazione

05/11/2025 | 10:00

Ippica, La Pietra (sott. Masaf) al Messaggero: “Rilanceremo l’Ippodromo di Capannelle”

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Ippica La Pietra (sott. Masaf) al Messaggero: “Rilanceremo l’Ippodromo di Capannelle”

ROMA - “Noi consideriamo Capannelle un impianto così importante da attribuirgli la qualifica di 'ippodromo istituzionale' ma serve un rilancio”. Queste le parole di Patrizio La Pietra, senatore e sottosegretario con delega all’Ippica al Ministero dell’Agricoltura (Masaf) in un’intervista al Messaggero.

Il senatore precisa: “Non esiste un ‘reddito di ippodromo’. Il Ministero contribuisce al sostegno delle spese per il servizio che si rende all’ippica e agli spettatori. Da due anni abbiamo cambiato i parametri per l’erogazione del finanziamento: addio al 5% sul totale dello stanziamento annuo genericamente destinato agli investimenti. Ora abbiamo una cifra che va in conto capitale per gli investimenti e per il 2025 è di 660mila euro. La riduzione è di circa 1 milione sulla spesa corrente. Ma compensata da questi 660mila euro, quindi, semmai la differenza è di 334mila euro. I finanziamenti ora sono determinati dalle valutazioni su qualità e quantità dei servizi che l’ippodromo rende sia alle società di corse che agli spettatori. E quelli di Capannelle non sono certo di primo livello”.

 “Il caos amministrativo in cui l’impianto è piombato dal 2016 in poi con tutti i problemi fra l’allora concessionario, Hippogroup, e il proprietario, il Comune di Roma, sono problemi che si trascinano fino a oggi e che fanno di Hippogroup non più un concessionario ma un custode. Vogliamo che Capannelle sia rilanciato e lavoriamo per questo. Ricordo che se da una parte un custode non fa investimenti, dall’altra Hippogroup ha partecipato alle riunioni preparatorie del nuovo sistema di classificazione degli ippodromi e i criteri sono stati approvati all’unanimità dai gestori delle corse”. 

Contro il rischio del depauperamento dell’ippodromo, La Pietra conferma la volontà di volerlo evitare ma chiarisce che “serve chiarezza amministrativa”. “Noi possiamo aiutare ma non sostituirci in un rapporto che riguarda il Campidoglio e il futuro gestore. Il Comune sta facendo quello che doveva fare da almeno tre anni: ha partecipato alle gare per l’acquisto di attrezzature che saranno patrimonializzate nell’ippodromo. Se Capannelle per questi problemi resta ferma e Torino, per fare un esempio, corre di più e fa più investimenti, sale nella classificazione, ottiene più corse come il Derby di trotto e più finanziamenti”, conclude.

FRP/Agipro

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