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Ultimo aggiornamento il 02/05/2025 alle ore 16:20

Ippica & equitazione

22/04/2025 | 16:00

Ippica, con le “extra bet” si vince se il cavallo perde: si scommette sul mancato piazzamento

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Ippica con le “extra bet” si vince se il cavallo perde: si scommette sul mancato piazzamento

ROMA - Si può scommettere su una corsa di cavalli ed esultare perché il proprio favorito si piazza nelle retrovie? Sembrerebbe un controsenso ma da un poco più di un mese questo è possibile grazie a una delle scommesse, cosiddette “Extra Bet”, proposte da vari concessionari.
Come accadde a suo tempo per le scommesse sportive, anche il mondo delle scommesse ippiche si sta evolvendo cercando di stimolare i propri utenti con opzioni di scommessa che potremmo definire alternative. Se nel calcio, ad esempio, è possibile da anni scommettere su fattori complementari al risultato, come il numero di calci d’angolo o magari quello dei cartellini gialli o rossi di una partita, anche per quel che riguarda le scommesse ippiche si stanno facendo strada nuove forme di scommessa. Poco più di un mese fa, infatti, hanno fatto la loro comparsa nelle offerte di gioco dei concessionari, sotto la voce “Extra Bet”, quelle relative alla possibilità di puntare sul mancato piazzamento di un cavallo - nei primi due, nei primi tre o nei primi quattro posti a seconda della tipologia di corsa - o sulla dimensione del distacco del cavallo che vince.
Ovvio che l’offerta di gioco, soprattutto nelle corse molto numerose, riguardi solamente una parte dei cavalli in pista, ovvero quelli che tendenzialmente possono puntare a un buon risultato garantendo una certa incertezza all’esito della scommessa, questo perché le quote proposte sul “non piazzamento” degli outsiders sarebbero infinitesime. Ciò non toglie che questa possibilità di scommessa abbia incontrato un grande gradimento da parte del pubblico.
Quando l’allora allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, noto appassionato ippico nonché proprietario di cavalli, nella conferenza stampa di una partita vinta per 1-0 dalla sua squadra lanciò la definizione della vittoria di “corto muso” anche nel calcio, forse non immaginava - o forse sì, essendo un ottimo comunicatore - che questa sua definizione sarebbe stata ripresa da tutti i media e che qualche tempo dopo sarebbe stata l’idea per una nuova scommessa. Infatti, sempre nel novero delle “Extra Bet”, viene offerta un’altra opportunità interessante: quella di delineare la misura del distacco con il quale il proprio cavallo ottiene la vittoria. Se da un lato ovviamente l’alea, ovvero il margine di rischio aumenta, dall’altro però c’è la possibilità di ottenere una quota molto più remunerativa, ciò per rispondere agli scommettitori, soprattutto quelli meno “tecnici”, che si lamentano della bassa remunerazione della scommessa quando a vincere è il cavallo favorito. Oggi si può scommettere dunque anche sull’eventuale distacco conseguito: al galoppo per la vittoria di corto muso, appunto quando i primi due cavalli arrivano molto vicini, non oltre la testa uno dall’altro, per la vittoria in canter, se conseguita con un determinato numero di lunghezze, al trotto sulla vittoria per dispersione, determinata in base al distacco cronometrico. È evidente come si possa ottenere una quota assolutamente migliore e più remunerativa.
Ma qual è stato il rendimento per chi ha affrontato questa nuova esperienza nel periodo di lancio delle nuove formule di gioco? C’è da dire che quella sul non piazzato si è rivelata una scommessa molto favorevole alla cosiddetta “punta”, ovvero al giocatore, infatti in questo periodo di avvio i risultati hanno premiato gli scommettitori. I giocatori più tecnici sono ovviamente più propensi a giocarla singolarmente mentre chi vuole conseguire una vincita in po’ più interessante trova terreno favorevole per le multiple. Al contrario le scommesse sui distacchi sono forse un po’ più difficili da pesare, l’alea è sicuramente maggiore, ma per converso garantiscono quote più alte, forse più attrattive al trotto di quanto non lo siano al galoppo. Quello che è importante è però il fatto che dopo anni e anni di immobilismo anche sul fronte della scommessa ippica si registri un vento di modernità!

RED/Agipro

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