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SBC News

18/11/2025 | 18:00

Giochi, Romania: presentata proposta di legge per alzare l’età minima a 21 anni, mentre la nuova coalizione punta a una revisione del settore

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La Romania innalza l’età minima per il gioco a 21 anni mentre la nuova coalizione punta a una revisione del settore

ROMA - Due proposte di legge sono state presentate al Parlamento rumeno, mentre i partiti che compongono il nuovo governo della Coalizione Liberale Pro Europa puntano a una revisione drastica della regolamentazione del gioco. Come riporta Sbc News, la scorsa settimana, Raluca Turcan, ministra del Partito Liberale (PNL), ha presentato una proposta che chiede di aumentare l’età minima per il gioco da 18 a 21 anni. La ministra considera la fascia 18-21 anni come la “fase più vulnerabile, sia emotivamente che finanziariamente, per chi entra nell’età adulta”, di conseguenza l’obiettivo della riforma è tutelare le fasce ritenute più fragili. Turcan ha citato i precedenti positivi di Portogallo, Grecia e Moldavia, dove l’aumento dell’età legale ha contribuito a ridurre l’indebitamento giovanile e i primi segnali di dipendenza.

Una seconda e più ampia proposta di legge è stata presentata da Diana Stoica dell’Unione Salvate la Romania (USR), quest’ultima introduce un rigido divieto di pubblicità del gioco online dalle 06:00 alle 24:00, in linea con le abitudini digitali di minori e giovani adulti. Inoltre, vieta l’uso di influencer, atleti e personalità del web, accusati di “normalizzare le scommesse” e diventare il principale punto d’ingresso per i giovani. Altre misure includono avvertenze obbligatorie sui rischi di dipendenza e un giro di vite sul marketing indiretto tramite sponsorizzazioni culturali o sportive quando fungono da pubblicità mascherata.

Entrambe le proposte chiedono la revisione della Legge sui Giochi d’Azzardo (Jocurilor de Noroc) del 2009, aggiornata l’ultima volta nel 2023, per introdurre regole più severe. Nel frattempo, il regolatore nazionale ONJN è sotto forte pressione dopo uno scandalo legato a quasi un miliardo di euro di tasse non riscosse. L’USR propone addirittura di sciogliere l’ente e trasferire temporaneamente i suoi poteri al Ministero delle Finanze, mentre anche molti sindaci chiedono di poter gestire direttamente licenze e tassazioni a livello locale. Parallelamente, il nuovo ministro delle Finanze Alexandru Nazare sta preparando una riforma fiscale del settore che entrerà in vigore nel 2026 e introdurrà nuove aliquote sulle vincite e costi di licenza più elevati.

FRP/Agipro

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