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SBC News

10/06/2025 | 15:35

Market Expert Insights a Malta, avv. Mancini (Direttore WH Partners Italy): “Costo delle licenze italiane un record europeo, ancora aperta la questione delle banche”

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Market Expert Insights a Malta avv. Mancini (Direttore WH Partners Italy): “Costo delle licenze italiane un record europeo ancora aperta la questione delle banche”

ROMA - Domani, la Commissione giudicatrice nominata dall’Agenzia delle Dogane inizierà i lavori sulle offerte degli aspiranti concessionari online, nell’ambito della gara per le nuove concessioni. Se ne è discusso anche a Malta, durante il “Market Expert Insights” organizzato da WH Partners. L’avvocato Quirino Mancini, direttore per l’Italia dello studio legale, ha sottolineato che “Sono state richieste circa 50 concessioni, ogni compagnia può chiedere fino a 5 concessioni, quindi il numero di società richiedenti è stimato attorno alle 30 unità. Il processo è stato ed è molto complicato, molti report sono richiesti a chi ha deciso di partecipare, una buona notizia magari per gli avvocati che hanno lavorato per i loro clienti. E’ stato anche stabilito il record di costo per una licenza online in Europa, 7 milioni di euro, a cui occorre aggiungere anche 750mila euro di garanzia e altri oneri collegati. D’altro canto, il mercato ha una dimensione molto interessante”. In un quadro di requisiti così complessi, è sempre più difficile per gli operatori avere una buona relazione con le banche: “Ormai sono diventate molto selettive e hanno anche eliminato alcuni dei loro migliori clienti – attivi nel settore gioco - per motivi di policy interna. Mentre gli operatori “storici” sono abituati a navigare in queste acque, è chiaro che i nuovi arrivati avranno una vita difficile: servono spalle forti, strutture e molti soldi”. La cornice del mercato è dunque complessa, non solo per gli operatori ma anche per i fornitori di servizi: “Gli operatori B2B in Italia non hanno bisogno di una licenza specifica, però lavorano a stretto contatto con gli operatori B2C. Tutte le piattaforme devono interfacciarsi con il sistema di Sogei, per qualunque operazione. E’ richiesta la capacità di gestire una grande quantità di codici per dialogare con il sistema centrale: i B2B devono essere conformi alle specifiche tecniche, e allo stesso tempo non hanno accesso diretto al regolatore. C’è sempre bisogno di un concessionario a fare da ponte. E’ chiaro che si possono richiedere e ottenere informazioni anche informalmente ma non formalmente”. Concludendo l’analisi sull’Italia, Mancini ha detto che “L’Italia ha sempre avuto un problema di stabilità delle norme, basti vedere cosa avvenne nel 2018: gli operatori richiesero le nuove licenze online, poi ci furono le elezioni politiche e immediatamente arrivò il decreto Dignità che proibiva ogni forma di pubblicità. Furono così cancellati piani di marketing e investimenti dalla sera alla mattina”.

NT/Agipro

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