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Attualità e Politica

23/05/2017 | 13:58

Operazione “Jonny”, da informativa Gdf emerge tentativo di Centurionbet di vendere azienda a SKS365

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Centurionbet finanza SKS365

ROMA - “SKS365 e Centurionbet non hanno nulla in comune, come si può facilmente verificare presso la Gaming Authority di Malta. Le notizie che riguardano questa vicenda sono relative al 2015 e dagli atti emerge precisamente come Centurionbet sia effettivamente venuta da noi – così come si è ugualmente rivolta ad altri operatori italiani - negli ultimi giorni della prima sanatoria lanciata dal Governo. Così come altri operatori, abbiamo valutato il dossier a livello finanziario e legale, alla fine la società ha rinunciato a concludere la trattativa: quindi, nessuna acquisizione di Centurionbet da parte di SKS365”. E’ quanto risponde SKS365, in una dichiarazione esclusiva rilasciata ad Agipronews, interpellata in merito all’informativa della Guardia di Finanza  - datata 2 maggio 2017 e contenuta a pagina 573 dell’ordinanza della procura Antimafia di Catanzaro nell’ambito dell’operazione “Jonny” – in cui è scritto che al gruppo austriaco era stata offerta la possibilità di acquisire la Centurionbet, la società maltese la cui proprietà è attribuita alla famiglia Martiradonna (Francesco Martiradonna è uno dei 68 fermati nel blitz della scorsa settimana, ndr). Nell’ordinanza dei magistrati, che Agipronews ha potuto visionare,  sono riportati i colloqui interni alla proprietà di Centurionbet relativi alla possibile cessione dell’azienda a SKS365 per 12 milioni: “Tra le motivazioni addotte per la cessione delle quote – è scritto nell’informativa  -  Martiradonna (che era tenuto sotto controllo dalla Procura con intercettazione ambientali e telefoniche, oltre che su Skype) specificava che, per entrare nel settore del gioco regolato italiano attraverso la prima sanatoria fiscale, la Centurion avrebbe dovuto sostenere un investimento stimato in circa 20 milioni di euro”.

L’accordo per la cessione, riportano i finanzieri, prevedeva il versamento iniziale di circa 7 milioni di euro, in due tranche ed il saldo l’anno successivo. “I due fratelli Martiradonna, Francesco e Michele, convenivano che la valutazione della loro società era di 18/20 milioni di euro – è scritto nell’informativa -  perché gli utili del 2014 si erano aggirati intorno ai sei milioni e mezzo di euro (la società veniva valutata calcolando il fatturato annuale che veniva triplicato al fine di attribuire un valore commerciale alla stessa). Per la precisione, Francesco intendeva alienare l’80 per cento della società, valutata alla fine 15 milioni di euro, conservando il 20 per cento delle quote societarie. Al prezzo concordato di 15 milioni di euro, l’alienazione dell’80 per cento avrebbe comportato un introito di 12 milioni di euro. Dalle conversazioni emergeva che 2 milioni sarebbero dovuti essere stati già incassati nel 2015. Un’ulteriore somma di 5 milioni sarebbe dovuta essere introitata nel 2015 e la rimanente parte nel 2016”. Fin qui l’informativa della Gdf, ma SKS365 puntualizza che “a differenza di altre trattative avviate nel tempo, e dei numerosi dossier sottoposti da altre aziende nello stesso periodo a SKS365, la trattativa con Centurionbet non si è concretizzata per diverse ragioni, tra le quali il rinvio del bando 2016. Non a caso nelle conversazioni riportate nell’informativa emerge chiaramente come la cessione fosse ancora in una fase ipotetica”.

NT/Agipro 

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