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Ultimo aggiornamento il 03/07/2025 alle ore 19:00

Attualità e Politica

03/07/2025 | 10:03

Contrasto al Gioco patologico, persone in cura a Caserta: per la “Data Room” sono 86, la stampa ne riporta 965. Ma la fonte è la stessa

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Contrasto al Gioco patologico persone in cura a Caserta: per la “Data Room” sono 86 la stampa ne riporta 965. Ma la fonte è la stessa

ROMA - I malati di gioco in cura nella provincia di Caserta sono 965 – come riporta un articolo de “Il Mattino” pubblicato ieri su dati forniti dalla Direttrice del Dipartimento Dipendenze della Asl  – o 86, come indicato dalla “Data Room” di As.tro di lunedì, che tiene conto di numeri comunicati dallo stesso presidio sanitario? “E’ necessario un chiarimento sul fatto che, la stessa persona che ha sottoscritto la nota da cui abbiamo attinto i dati, indichi, nelle sue dichiarazioni riportate nell’articolo, numeri completamente diversi da quelli da lei stessa forniti”. E’ quanto chiede As.Tro. in una lettera inviata al quotidiano.

“Per quanto riguarda, più in generale, la valenza dei numeri riguardanti le persone in cura presso i Ser.D per dipendenza da gioco, siamo ben consapevoli che si tratti di un dato non esaustivo per misurare l’esatta dimensione del fenomeno del DGA. Ma siamo altrettanto convinti che qualsiasi seria ricerca epidemiologica riguardante la dipendenza da gioco non possa prescindere dal dato certo, rappresentato dal numero dei pazienti in cura per tale patologia”.

L’associazione sottolinea come “stiamo assistendo alla situazione paradossale in cui l’assenza (che noi intendiamo colmare) di una banca dati ufficiale sul numero dei pazienti in cura per DGA, stia rappresentando il contesto ideale per diffondere numeri casuali basati sulle “percezioni” dell’esperto di turno (c’è chi ha parlato di dieci milioni di malati, chi di cinque, chi di poche decine di migliaia, e via dicendo) spesso utilizzati per prendere decisioni politiche, soprattutto a livello comunale e regionale, finalizzate alla sostanziale espulsione del gioco legale dal territorio (a tutto vantaggio dell’offerta clandestina). Peraltro, essendo in atto un processo di integrale riforma del gioco pubblico legale (nell’ambito del quale, il tema delle derive patologiche del gioco è preso in seria considerazione), il legislatore, come avviene per qualsiasi ambito di intervento della politica, non può che basare le proprie scelte sui numeri reali che ha a disposizione, non potendosi permettere, ovviamente, di legiferare sulla base del “percepito”. Il destino di centinaia di migliaia di lavoratori impiegati nel settore del gioco legale – conclude la lettera – non può dipendere da proiezioni numeriche “arbitrarie e discordanti”.

NT/Agipro

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