Forum Acadi 2025, slot e Vlt: continua il calo di entrate erariali, 5,3 miliardi di euro nel 2024 (-200 milioni)

ROMA – Le entrate erariali da gioco pubblico derivate da slot machine e Video-lottery (Vlt) hanno raggiunto, nel 2024, 5,3 miliardi di euro. Il dato è in calo rispetto ai 5,6 miliardi del 2022 e ai 5,5 miliardi del 2023, in linea con la ripresa parziale post-pandemia, ma certifica una situazione difficile per il settore degli apparecchi da gioco. È quanto riporta il “Bilancio di sostenibilità 2024 del comparto del gioco pubblico”, presentato a Roma durante il Forum 2025 di Acadi (Associazione concessionari di giochi pubblici) che rappresenta circa un quinto del sistema di controllo del gioco regolamentato in Italia. Sono infatti lontani i numeri del biennio Covid-19, con 3,2 miliardi di euro nel 2020 e 3 miliardi nel 2021, ma anche i 6,2 miliardi del 2018 e i 6,7 miliardi del 2019.

Come spiega il rapporto di Acadi, nel 2024 le slot machine sono state tassate con aliquota del 24% sulla raccolta mentre le Vlt all'8,6%. Alle Video-lottery si applica inoltre un prelievo del 20% sulle vincite superiori a 200 euro.

“Il gettito erariale proveniente dal gioco regolamentato nella sua interezza – si legge nel documento – è generato quasi al 90% dal retail, a sua volta prodotto per larga parte dalla verticale distributiva degli apparecchi da gioco; ciò anche in ragione dei progressivi aumenti di prelievo intervenuti nel tempo con l’incrementare delle aliquote sulle somme raccolte e, più recentemente, con l’incremento delle basi imponibili e delle aliquote di prelievo sulle vincite delle Videolotterie. Aumenti che, specularmente, hanno imposto la progressiva riduzione delle percentuali riconosciute in vincite tanto per gli apparecchi a piccola vincita Awp quanto per le Videolotterie. Rispetto al gettito erariale di circa 9,2 miliardi di euro derivato dall'intero comparto del gioco fisico (esclusa la tassazione sulle vincite), il gettito erariale generato dalla verticale distributiva degli apparecchi da gioco rappresenta circa il 50,5% del totale”.

Necessario, secondo Acadi, un intervento immediato a tutela del settore degli apparecchi da gioco, che fornisce ancora un contributo importante in entrate erariali. Il tutto nonostante le abitudini dei giocatori modificate dalla pandemia e una serie di restrizioni sul numero di punti vendita e distanze minime dai luoghi sensibili, abbiano spinto sempre più utenti a rivolgersi ad altri settori del gioco come quello online che, riporta la ricerca, registra un aumento costante di entrate fiscali, passate dai 200 milioni di euro del 2018 agli 1,4 miliardi del 2024.

DVA/Agipro