Attualità e Politica
14/06/2019 | 10:38
14/06/2019 | 10:38
ROMA - L’applicazione Smart «rappresenterà un valido supporto per il monitoraggio dei dati nazionali e locali dell’offerta di gioco vlt che – auspichiamo il prima possibile - verrà implementato per ‘funzionare’ con riferimento all’intera offerta di gioco, in primis i nuovi congegni awpr». E' quanto si legge in una nota dell'avvocato Isabella Rusciano del Centro Studi As.Tro.
Il progetto Smart, «oltre a porre in essere una vera e propria operazione di trasparenza per il mercato del gioco legale, rappresenta una rivoluzione tecnologica in termini di regolamentazione e controllo: l’insieme di queste funzionalità viene incontro a molte delle richieste avanzate dagli Enti locali, quando si trovano a dover regolamentare la materia del gioco pubblico (in primis, quella di controllo degli orari di funzionamento dei congegni)», spiega.
«La criticità principale è, però, rappresentata dal circoscritto ambito applicativo: per il momento, queste funzionalità possono essere esercitate solo per quei congegni collegati da remoto - ad oggi solo le vlt - ma con una potenziale estensione anche alle future awpr», ricorda.
A questo proposito As.Tro «manifesta forti preoccupazioni legate all’ingiustificato ritardo che riguarda l’invio in UE del decreto ministeriale contenente le regole tecniche dei nuovi congegni awpr, un passaggio necessario per dare attuazione alle già emanate statuizioni di legge che prevedono il nuovo congegno», che «prevede soluzioni tecniche che assicurano condizioni di sicurezza nel gioco di particolare efficacia nel contrasto al disturbo da gioco d’azzardo (dall’introduzione della tessera sanitaria ad un sistema di controllo degli orari simile a quello del progetto Smart, fino alla possibilità di accensione e spegnimento da remoto degli apparecchi da gioco). Tutte soluzioni non implementabili sugli attuali congegni», sottolinea.
«Se la politica si renderà consapevole delle potenzialità di questo strumento e, soprattutto, si attiverà per sbloccare l’iter necessario per dare il via alle nuove awpr (in modo tale da avviare quella tanto attesa riforma del settore), potrà aprirsi una nuova fase nell’approccio alla regolamentazione del gioco, capace di superare le politiche proibizioniste finora adottate, rivelatesi peraltro poco efficaci rispetto agli obiettivi prefissati: è il settore – in primis quello rappresentato dalle aziende As.Tro - che chiede urgentemente di superare questo stallo, che rischia solo di creare un danno ai giocatori, ai territori ed all’intera industria del gioco lecito», conclude.
RED/Agipro
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