Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 14/06/2025 alle ore 10:15

Attualità e Politica

13/06/2025 | 16:20

Giochi, Consiglio di Stato conferma i limiti orari di Bassano del Grappa (VI): “Misure legittime a tutela della salute”

facebook twitter pinterest
Giochi Consiglio di Stato conferma i limiti orari di Bassano del Grappa (VI): “Misure legittime a tutela della salute”

ROMA – Le fasce orarie di utilizzo degli apparecchi da gioco nel Comune di Bassano del Grappa (in provincia di Vicenza) sono una misura proporzionata a tutela della salute pubblica e non sono in contrasto con la legge regionale del Veneto. Lo ha ribadito il Consiglio di Stato respingendo il ricorso di una società attiva nel settore delle slot, in appello contro una sentenza del 2023 del Tar del Veneto.

I giudici di Palazzo Spada hanno confermato anzitutto che i Comuni, si legge nella sentenza, “hanno il potere di intervenire nella regolamentazione delle attività di gioco al fine di garantire e tutelare la salute dei cittadini, contrastando il fenomeno della ludopatia”. Hanno inoltre evidenziato come la legge regionale del Veneto del 2019 per la lotta al gioco patologico stabilisca delle fasce orarie omogenee su tutto il territorio, “limiti minimi che non possono essere violati dai Comuni”. Allo stesso tempo “è stata prevista la facoltà per i Comuni di aggiungere alle predette fasce di interruzione anche ulteriori fasce orarie di chiusura”.

L'ordinanza del 2020 del Comune di Bassano del Grappa è quindi pienamente legittima e, inoltre, giustificata dalle statistiche dell'Azienda sanitaria locale (Ulss) e “dai dati forniti dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”. Il documento prevede il divieto di utilizzare slot e Vlt dalle 7.00 alle 10.00 del mattino, dalle 13.00 alle 15.00, dalle 18.00 alle 20.00 e dalle ore 22.00 alle 7.00 del giorno successivo. Si tratta di un “ragionevole equilibrio fra gli interessi economici degli imprenditori del settore e l’interesse pubblico a prevenire e contrastare fenomeni di patologia sociale connessi al gioco compulsivo”. Una normativa rispettosa, secondo il Consiglio di Stato, anche del diritto comunitario, rendendo quindi infondata la domanda della società ricorrente di rinvio pregiudiziale della questione alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea.

DVA/Agipro

Foto credits Sailko CC BY 3.0

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password