Attualità e Politica
18/12/2023 | 14:15
18/12/2023 | 14:15
ROMA – I limiti orari stabiliti dal Comune di Cinisello Balsamo sono legittimi e vanno rispettati. È quanto ha stabilito la Quinta Sezione del Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso di una sala giochi del Comune lombardo contro la normativa comunale del 2014 che aveva limitato l’orario di apertura delle sale gioco dalle 10 alle 22. Secondo la parte ricorrente, il provvedimento limitativo non aveva ragion d’essere in quanto “non vi è alcuna base scientifica in grado di dimostrare che la riduzione degli orari determini una riduzione della ludopatia.” Inoltre, si legge, sarebbe stato preso un provvedimento non tenendo conto delle indicazioni nazionali della Conferenza Unificata in merito alla materia. Palazzo Spada rifiuta questa visione dei fatti, sostenendo che “non esiste alcun contrasto tra le statistiche esistenti a livello nazionale ed i dati in virtù dei quali il Sindaco ha adottato l’ordinanza impugnata.” Partendo dai dati dell’Asl di Milano, che confermano la validità del provvedimento, occorre anche considerare come “dato di comune esperienza che il prolungamento dell’orario di apertura, aumentando la possibilità di utilizzare gli apparecchi da gioco con vincita, favorisce il comportamento compulsivo di coloro che soffrono di ludopatia.” La supposta e citata disciplina nazionale, poi, “non è mai stata approvata”, ragion per cui “non esiste una disciplina vigente che preveda una regolazione degli orari di apertura più favorevole all’appellante.” Alla luce di questi dati, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso e ha ricordato che “la limitazione degli orari di apertura non costituisce un’indebita restrizione del principio di libertà economica nell’esercizio di un’impresa, ma una modalità di contemperamento tra due contrapposte esigenze: da un lato perseguire la massimizzazione dei loro profitti per ottenere la remunerazione degli investimenti economici fatti per aprire l’attività attraverso la più ampia durata giornaliera dell'apertura dell'esercizio; dall’altro la necessità di garantire la salute pubblica limitando al massimo il fenomeno della ludopatia.”
GF/Agipro
Foto credits Sailko CC BY 3.0
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