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Ultimo aggiornamento il 03/11/2024 alle ore 20:32

Attualità e Politica

31/10/2024 | 11:24

Gioco online, pronta la risposta di Italia a Malta: fondamentale sicurezza del sistema, nessuna modifica alle regole su skin, provider e accesso ai siti

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Gioco online pronta la risposta di Italia a Malta: fondamentale sicurezza del sistema nessuna modifica alle regole su skin provider e accesso ai siti

ROMA – E' in arrivo a giorni la risposta di Italia al governo maltese, dopo il parere circostanziato di quest'ultimo alla Commissione Europea sulle regole tecniche del bando di gara per il gioco online, anticipato pochi minuti fa da Agipronews. Il Mef, come si apprende, si prepara a contestare in maniera dettagliata le osservazioni poste, che hanno fatto slittare al 18 novembre la scadenza dello stand still.

LA RISPOSTA DELL'ITALIA – Tre sono i temi “intoccabili” per l’Italia: la necessità di una concessione per i fornitori di servizi e prodotti di gioco risponde alla stringente necessità di maggiore controllo su un settore finora sostanzialmente non sottoposto a vincoli. 

La stessa ragione ha portato il Governo italiano a preparare l’introduzione di un set di regole per aumentare la sicurezza del gioco in materia di “skin”: recenti ricerche riportano la presenza sul mercato italiano di 81 concessionari e ben 430 “skin”, siti che operano di fatto in un regime di subconcessione e sui quali – vista la numerosità - è difficile operare verifiche puntuali. Le skin, secondo quanto si apprende, resteranno escluse dal sistema anche in futuro. 

Infine, il terzo punto sensibile segnalato da Malta: il riconoscimento digitale dei giocatori, che sarà possibile “con l’utilizzo di un valido documento di identità o di altro strumento di identificazione digitale anche con sicurezza di secondo livello, riconosciuto in Italia, indicato con provvedimento del direttore dell’Agenzia”, recita il decreto legislativo di riordino n. 41/2024. Secondo i maltesi, lo strumento rischia di spingere i consumatori verso il mercato non regolamentato, ma il Mef non farà passi indietro neanche su quest’ultimo punto e considera lo spid un modo efficace per migliorare il livello di sicurezza del sistema di accesso ai siti autorizzati, limitando ulteriormente il gioco minorile. 

GM/Agipro

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