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Attualità e Politica

09/05/2017 | 11:47

Manovra, associazioni slot in audizione: «Il prelievo non è più sostenibile, il peso fiscale sia ripartito su altri settori»

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Manovra associazioni audizione

ROMA - «Negli ultimi anni il settore degli apparecchi da gioco è stato oggetto di un inasprimento del prelievo erariale che ci lascia molto perplessi. Il livello della tassazione non è più sostenibile». Lo ha detto Raffaele Curcio presidente dell'Associazione nazionale servizi apparecchi per le pubbliche attrazioni ricreative (Sapar), nel corso di un'audizione sulla manovra nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. «In due anni sono stati prelevati dal settore, attraverso le manovre, più di un miliardo e mezzo: queste manovre non sono una tantum, ma sono strutturali, come ha chiarito Padoan», ha sottolineato. Anche l'aumento del numero delle macchine non ha portato «un reale beneficio», spiega Curcio, ribadendo di essere «a favore di una riduzione» dell'offerta, ma soprattutto chiedendo che «il peso fiscale sia ripartito in maniera equa anche sugli altri settori, non solo sugli apparecchi». 
Inoltre, ha chiarito Curcio, «il settore degli apparecchi ha una filiera occupazionale molto grande: 6.500 aziende con oltre 300mila impiegati tra diretti e indiretti», ma «i livelli occupazionali stanno già scendendo perchè i margini si stanno riducendo in maniera enorme e le aziende non riescono a bilanciare gli investimenti per il miglioramento e l'aumento del prelievo», ha concluso. «Negli ultimi anni non c'è stato alcun aumento equilibrato sul settore, ma solo sulle slot e sulle VLT» e «nella manovra, troviamo un'ulteriore contraddizione: la legge di stabilità 2016 aveva già previsto un aumento del prelievo, la riduzione delle slot del 30% dal 2017 e la sostituzione delle macchine con le slot da remoto dal 2018. Forse si sarebbe dovuto tenere conto di queste disposizioni», ha spiegato Guglielmo Angelozzi, presidente di Acadi. Se dovesse realizzarsi quello che prevede la manovra, «la filiera non avrà più la capacità economica per sostenere le proprie attività», ha sottolineato. A questo si aggiunge che le diverse norme messe in atto dagli enti locali, «nel dichiarato intento di prevenire il fenomeno della ludopatia», hanno creato «una situazione di incertezza normativa e operativa che sta compromettendo la validità della riserva statale in materia di gioco ed indebolendo lo strumento concessorio», ha aggiunto Stefano Zapponini, presidente di Sistema Gioco Italia, la federazione di filiera dell’industria del gioco lecito e dell’intrattenimento. SGI e Acadi, quindi, propongono di modificare la manovra, per «non gravare eccessivamente sul segmento degli apparecchi da intrattenimento, già oggetto di numerose revisioni di tassazione negli ultimi anni»: la proposta prevede un «aumento del prelievo sulle slot dal 17,5% al 18,3%, anziché al 19%, con decorrenza 24 aprile 2017 e l'aumento del prelievo sulle VLT dal 5,5% al 5,8% anziché 6%, mantenendo la decorrenza prevista in manovra, ma riducendo la percentuale di incremento», oltre alla «facoltà di riduzione del payout delle slot dal 70% al 68% (intervento attualmente non previsto dalla manovra). Inoltre SGI e Acadi propongono «l'incremento della "tassa sulle vincite" del gioco del Lotto al 10%, anziché all'8%» e «l'aumento della "tassa sulle vincite" a partire dal 1° luglio 2017, anziché dal 1° Ottobre 2017». MSC/Agipro

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