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Attualità e Politica

15/07/2024 | 11:20

Riordino gioco retail, Mef e regioni studiano l’accordo: distanza dai luoghi sensibili solo per punti non certificati, possibile riduzione del numero di apparecchi

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Riordino gioco retail Mef e regioni studiano l’accordo: distanza dai luoghi sensibili solo per punti non certificati possibile riduzione del numero di apparecchi

ROMA - Mef e regioni al lavoro sulla nuova proposta da condividere e sottoporre poi all’approvazione della Conferenza Unificata nel giro di qualche settimana. Il nodo da sciogliere, spiegano fonti vicine al dossier, è sempre quello delle distanze tra punti gioco e luoghi sensibili. Secondo quanto apprende Agipronews, i frequenti contatti di questi giorni lasciano intravedere una possibile soluzione: i distanziometri potrebbero diventare obbligatori solo per sale e negozi che non siano in possesso della certificazione del locale, basata su requisiti come sicurezza, decoro, qualità dell’esercizio. Gli altri punti gioco certificati, al contrario, potrebbero operare anche al di sotto della distanza di cui si sta discutendo: almeno 100 metri da due sole categorie di luoghi sensibili (scuole e centri per la cura delle dipendenze). Non è prevista però una liberalizzazione dell’offerta, anzi. L’ipotesi – sul modello di quanto avviene con le tabaccherie – è creare una distanza anche “tra” luoghi di gioco, ancora da definire. Una misura che limiterebbe il numero dei punti gioco a livello regionale e nazionale. L’obiettivo, richiesto dalle regioni, è poi quello di ridurre il numero di apparecchi da intrattenimento, anche se il Mef – che punta a difendere il cospicuo gettito erariale dal gambling – non vorrebbe scendere sotto le 200mila slot (ora sono 265mila) e le 50mila Vlt (attualmente 55mila). Resta in piedi anche l’ipotesi di un contributo (circa 300 milioni di euro, il 5% del Preu sugli apparecchi) che il Mef potrebbe devolvere alle regioni dopo che l’accordo sarà entrato in vigore.

 

NT/Agipro

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