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Ultimo aggiornamento il 13/08/2025 alle ore 20:32

Attualità e Politica

12/08/2025 | 14:26

Torre Annunziata (NA), Tar Campania: “Sospette infiltrazioni criminali, licenza sospesa per tre mesi ad un centro scommesse"

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Torre Annunziata (NA) Tar Campania: “Sospette infiltrazioni criminali licenza sospesa per tre mesi ad un centro scommesse

ROMA - La licenza di pubblica sicurezza, necessaria per poter esercitare legalmente l'attività di raccolta di scommesse, è personale e può essere sospesa o revocata - anche in via preventiva - per la tutela dell’ordine pubblico e in presenza di “elementi indiziari gravi”. E’ quanto stabilito dal Tar Campania in una sentenza in cui conferma il provvedimento di sospensione della licenza per tre mesi nei confronti di un centro scommesse di Torre Annunziata, in provincia di Napoli. La decisione, messa in atto dal Commissariato di Pubblica Sicurezza, è derivata dal sospetto di infiltrazioni criminali. Nello specifico, “la sospensione è motivata in ragione del venir meno delle necessarie garanzie di sicurezza e affidabilità imprescindibili per continuare lo svolgimento della delicata attività di raccolta scommesse, data la probabilità di abuso della licenza e l’elevato rischio di ingerenza della criminalità organizzata”. Il titolare della ditta individuale operante nella raccolta di scommesse aveva sostenuto che i presunti legami dei familiari con persone indagate fossero irrilevanti e che non esistessero prove concrete di infiltrazioni criminali nell’attività. 

Tuttavia, il Tar Campania ha deciso di respingere il ricorso precisando che l’attività di raccolta scommesse è “delicata e ad alto rischio, sensibile e soggetta a controlli rigidi". Al riguardo va sottolineato che la legge attribuisce all'Autorità di pubblica sicurezza “un generale potere di sospensione e revoca delle licenze in qualsiasi momento, nel caso di abuso della persona autorizzata, nonché di revoca quando nella persona autorizzata vengono a mancare, in tutto o in parte, le condizioni alle quali sono subordinate, e possono essere revocate quando sopraggiungono circostanze che avrebbero imposto o consentito il diniego della autorizzazione”. Nel caso di finalità “preventive e cautelari” la sospensione della licenza può essere giustificata fino all’accertamento di “responsabilità penali dei soggetti coinvolti”.

Pertanto il Tribunale Amministrativo della Campania ha ritenuto legittimo il provvedimento emesso dall’Autorità sulla base dei gravi indizi emersi, tra cui il “coinvolgimento di familiari in indagini penali legate alla criminalità organizzata”, il coinvolgimento del ricorrente e della compagna in altro centro scommesse con “intestazione fittizia” e la partecipazione economica diretta “in società legate ad ambienti sospetti”. Di conseguenza il Collegio ritiene proporzionale e ragionevole la scelta dell’Amministrazione - al fine di ottenere un “immediato effetto dissuasivo" - della sospensione della licenza per un periodo di tre mesi, “in attesa degli approfondimenti connessi agli ulteriori elementi dell’attività di indagine penale”.

FRP/Agipro

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