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Attualità e Politica

23/04/2018 | 13:14

Dopo “Anno Zero” - Nelle carte dell’Antimafia di Palermo l’assedio di Cosa Nostra alla rete legale

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ROMA - Un sistema parallelo di raccolta, perfettamente oliato e controllato, in grado di produrre introiti milionari, aggirare le leggi italiane e truffare Stato, giocatori e concessionari. E’ quanto emerge dalla lettura del decreto di fermo di “Anno Zero”, l’operazione con 21 arresti portata a termine la scorsa settimana dalla Procura di Palermo. In un’imponente quantità di notizie, intercettazioni, fotografie, gli investigatori tratteggiano con precisione un fenomeno che Agipronews ha già raccontato nei dettagli: una vera e propria aggressione alla rete legale da parte del crimine. Lo strumento, in quest’ultimo caso, è stato l’utilizzo di un sito illegale (“17nero”), controllato da un imprenditore (Carlo Cattaneo) che si è affermato nel settore scommesse – scrive la Procura palermitana - “grazie al rapporto instaurato con l’associazione mafiosa”, in particolare con la cosca di Castelvetrano che fa capo al superboss Messina Denaro. Un’infiltrazione che avviene “all’insaputa delle società concessionarie titolari del circuito”, riporta il documento. Nelle 846 pagine dell’Antimafia di Palermo, d’altronde, non c’è alcun riferimento a rapporti con gli operatori: la connection avviene sempre sul territorio, attraverso agenti o master che favoriscono l’inquinamento della rete, e a danno della filiera autorizzata.

NT/Agipro

Dopo “Anno Zero” – Nelle carte dell’Antimafia di Palermo i siti esteri illegali, il denaro cash e il controllo del territorio

 

Dopo “Anno Zero” – Nelle carte dell’Antimafia di Palermo il pentito Macaluso: “Sistemi informatici per aggirare i controlli”

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