Attualità e Politica
15/09/2021 | 16:43
15/09/2021 | 16:43
BOLOGNA - Riordino, gare, territori. Tanti i temi al centro del dibattito del Comitato di presidenza di Astro, l'associazione degli operatori di gioco lecito. Il presidente Massimiliano Pucci sintetizza così i prossimi - decisivi - passaggi di Astro e dell'intero comparto.
Quali le principali novità che riguarderanno l'associazione nei prossimi mesi?
Abbiamo appena concluso un Comitato di presidenza cruciale in vista del Comitato Direttivo del 14 ottobre, quando voteremo un documento prodotto lavoro di quattro gruppi di lavoro: scommesse, online, slot e Vlt e non solo. Ci occuperemo anche degli apparecchi comma 7 (anche questo un prodotto che fa parte degli asset delle aziende) con l'aiuto del responsabile dei rapporti con le istituzioni locali, Claudio Bianchella. Le istanze confluiranno in un documento esaustivo, che non riguarderà solo la parte commerciale ma anche gli interventi su territori, le modalità per combattere l'azzardopatia, le future gare che devono essere adatte alle aziende che rappresentiamo. In questi giorni poi invieremo le nostre doglianze al ministero della Salute e alla Presidenza del Consiglio per esporre le nostre forti perplessità attorno a quello che è successo con l'Osservatorio sul gioco. Di sicuro, guardando a quello che accadrà nei prossimi mesi, non possiamo partecipare a un progetto di riforma che prenda spunto da opinioni personali. Parliamo del futuro di 150mila persone, chiediamo rigore.
Qual è in assoluto la prima criticità da affrontare per il settore?
Ci deve essere una riforma, altrimenti da dicembre perderemo ulteriori fette di mercato nelle regioni che ci continuano ad espellere. Poi le gare, che per noi devono garantire la sicurezza e la sopravvivenza delle nostre aziende. Vogliamo partecipare ai processi decisionali con lo stesso rigore con cui organizziamo i processi associativi interni. Ci vogliono studi e analisi a supporto delle posizioni anche istituzionali.
Le associazioni del comparto si presentano però divise di fronte alle prossime sfide...
La mia storia è improntata al confronto con gli altri. Certo, dobbiamo appianare alcune divergenze con le altre associazioni. I punti vendita vanno qualificati, dobbiamo darci regole su distanze dai punti sensibili e quantità dell'offerta: solo se condividiamo questi punti, possiamo procedere insieme. Occorre cambiare il vecchio schema, che non funziona più. L'aspetto positivo è che la spinta demagogica - tipica di alcune forze politiche - citata dal presidente del Coni Malagò qualche giorno fa si sta spegnendo. Vorrei capire come certi partiti intendano tenere insieme la legalizzazione delle droghe leggere e l'opposizione al gioco. Ecco, la riforma deve tenere conto di tutti questi elementi.
NT/Agipro
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