Attualità e Politica
19/11/2019 | 15:00
19/11/2019 | 15:00
ROMA - «Siamo disposti a qualsiasi collaborazione con le istituzioni per la formazione di una normativa nazionale sui giochi, che dovrà basarsi a nostro giudizio sulla riduzione dell'offerta, un processo peraltro già in atto, e sull'innovazione tecnologica». Così Armando Iaccarino, presidente del Centro Studi di Astro, nel suo intervento al seminario “La rete, affascinante per tutte le età”, tenuto questa mattina a Roma. I processi di innovazione rischiano però di essere frenati da burocrazie e indecisioni politiche. «Stiamo aspettando il lancio delle nuove slot, progettate per contrastare efficacemente le derive ludopatiche – ha ricordato Iaccarino – Entreranno in funzione tra diciotto-venti mesi, ma avremmo potuto averle già due anni fa».
A proposito di politica, il dirigente è stato fortemente critico nei confronti di chi «vuole cancellare il gioco, ma nello stesso tempo ne chiede risorse in misura sempre maggiore. Abolire il gioco legale peraltro significherebbe tornare al far west che prosperava prima della messa in regola del settore, avvenuta nel 2003. Non dovrebbe essere questa l'ambizione di un esponente politico. Senza contare che se noi oggi abbiamo dati e conoscenze per affrontare il problema del gioco patologico, lo dobbiamo proprio a quel processo di regolamentazione, che ha fatto emergere i numeri sui quali oggi possiamo fare analisi e immaginare soluzioni». Un sistema che, dice Iaccarino, ha evitato anche una proliferazione eccessiva di apparecchi: «Oggi le slot legali sul territorio sono 265 mila, molte meno dei 700 mila videopoker illegali presenti sul territorio fino a sedici anni fa. Vuol dire che il settore ha sviluppato i suoi anticorpi, seguendo in buona misura le indicazioni del mercato».
Nel corso del seminario è stato anche presentato il libro “#Appeal, il fascino della rete”, scritto da Matteo Copia, già comandante di Polizia Locale in diverse amministrazioni. Una parte del volume è dedicata al gioco on line, con speciale riguardo all'approccio (spesso problematico e inconsapevole) dei giovani.
MF/Agipro
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