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Attualità e Politica

29/09/2015 | 18:24

Gambling addiction: al via nuova ricerca, da Paf 320 mila euro all'Università di Stoccolma

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ROMA - Analizzare i comportamenti dei giocatori online per combattere i comportamenti problematici alla base delle forme di dipendenza: è l'obiettivo di una ricerca che verrà condotta nei prossimi quattro anni dall'Università di Stoccolma. La ricerca sarà condotta in collaborazione con l'azienda di gioco Paf, con sede nelle Isole Aland, al largo della Finlandia e presente anche in Italia con il marchio Winga, che finanzierà il progetto con 320 mila euro di fondi. Tra gli altri aspetti, il progetto di ricerca esaminerà quali metodi di comunicazione sono necessari per aumentare la percentuale di giocatori che scelgono volontariamente di fissare dei limiti di spesa e come questo influisce sul comportamento di gioco. La ricerca esaminerà anche in che modo i diversi tipi di informazioni obiettive possono aumentare la consapevolezza nelle abitudini di gioco.
"Abbiamo messo le basi per una cooperazione a lungo termine con il Dipartimento di Psicologia dell'Università di Stoccolma, che è a livello internazionale in prima linea nella ricerca di dipendenza dal gioco - dice Daniela Johansson, Responsibility Officer Chief di Paf - il gioco responsabile resta l'obiettivo principale e siamo convinti che il risultato della ricerca guiderà gli sviluppi futuri nel settore. I risultati verrano resi pubblici e condivisi, ci auguriamo che avranno un impatto nel settore, noi di Paf crediamo che lo scambio di conoscenze e la collaborazione sia la strada da percorrere".
"Nella mia ricerca precedente, ho dimostrato che i trattamenti di recupero sul web possono essere di buon aiuto per le persone che hanno sviluppato problemi di gioco - dice Per Carlbring, Professore presso il Dipartimento di Psicologia dell'Università di Stoccolma e il capo del progetto di ricerca - Penso, tuttavia, che è ancora meglio prevenire i problemi. Quindi spero che i metodi che ci accingiamo a fornire nel corso della cooperazione di ricerca con Paf avranno un effetto preventivo e contribuiranno a una drastica riduzione del numero di persone che necessitano di cure". PG/Agipro

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