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Attualità e Politica

09/06/2015 | 18:28

Ippica, dal Consiglio di Stato no al risarcimento per la chiusura dell'ippodromo di Lanciano

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ippica

ROMA - Nessun risarcimento per la chiusura dell'ippodromo "Villa delle Rose". E' quanto ha stabilito il Consiglio di Stato sul ricorso presentato dalla società Carrera Service (che aveva in carico la gestione dell'impianto) contro il Comune di Lanciano. I giudici di Palazzo Spada confermano il no già arrivato dal Tar Abruzzo: "In base al regolamento contrattuale, il comune non era chiamato ad interloquire con il concessionario (a tanto delegato in via esclusiva) e l’Unire circa le attività e le opere da quest’ultimo ritenute necessarie per la corretta gestione dell’impianto - si legge nella sentenza della Quinta sezione - Le opere di adeguamento tecnico dell’impianto agli standard richiesti dall’Unire, in parte erano state specificamente individuate dai richiamati titoli negoziali, in parte erano rimesse a successive trattative col comune anche in ordine alla sostenibilità economica delle stesse". Inoltre, "la decisione di chiudere l’ippodromo di Lanciano è stata la conseguenza di una vasta azione riformatrice intrapresa dall’Unire nell’ambito del settore corse, ispirata a due criteri di fondo: contenere il numero delle corse ed evitare sovrapposizioni fra ippodromi limitrofi, dando la prevalenza agli impianti più moderni e funzionali". FP/Agipro
 

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