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Attualità e Politica

18/09/2017 | 16:52

Gioco patologico, Piemonte: al via piano regionale di prevenzione e informazione

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piemonte gioco patologico

ROMA - Un piano per la prevenzione e la cura del gioco patologico, attraverso il potenziamento dei servizi sanitari dedicati alle dipendenze, la formazione di operatori e professionisti, l'avvio di campagne di informazione mirate. E' quanto prevede la delibera presentata dagli assessori della Regione Piemonte, Gianna Pentenero (Istruzione) e Antonio Saitta (Sanità) e approvata questa mattina dalla Giunta regionale. L'adozione del piano, che ora passerà all'esame del Consiglio regionale, è prevista dalla legge regionale per il contrasto al gioco patologico: il finanziamento complessivo è di 6,8 milioni di euro, 3,7 milioni messi a disposizione dal Ministero della Salute a cui si aggiungono ai 3,1 milioni già stanziati annualmente dalla Regione. Nel dettaglio, 2,1 milioni saranno impiegati per l'attività di prevenzione e 4,7 per la cura. "Il nostro obiettivo è quello di contrastare il gioco patologico, informando sui pericoli della dipendenza e allo stesso tempo contenendone l'impatto negativo sulle persone più a rischio e sulle famiglie, che in Piemonte continua a essere significativo - ha sottolineato l'assessore Saitta - In ogni caso, conforta vedere che nella nostra regione si possono vedere i primi effetti positivi della legge, che ha consentito a molti comuni, a cominciare da Torino, di dotarsi di misure limitative del gioco e di vincere i ricorsi amministrativi. Nel 2016, inoltre, il Piemonte è l'unica regione italiana ad aver diminuito il volume delle giocate con gli apparecchi".

"Non posso che esprimere soddisfazione - ha aggiunto l'assessora Pentenero - per l'approvazione del piano, che ora mi auguro riceva in tempi rapidi il via libera del Consiglio regionale. Il documento attribuisce grande importanza al tema della prevenzione e a quelli, strettamente correlati, della sensibilizzazione dei soggetti a rischio, attraverso ad esempio il coinvolgimento delle scuole, e della formazione e aggiornamento professionale degli operatori dei servizi socio-sanitari, dei gestori dei locali e del personale impiegato nelle sale gioco e nelle sale scommesse. L'approvazione del documento rappresenta un ulteriore passo in avanti per contrastare un fenomeno che ha potenzialmente conseguenze molto gravi sulle fasce della popolazione più deboli e vulnerabili, come giovani e anziani". Lo scorso anno la raccolta per il gioco d'azzardo in Piemonte è stata di 5,1 miliardi di euro e il 60% di questa somma è stata giocata agli apparecchi. I pazienti in cura presso i Servizi delle dipendenze delle Asl piemontesi - fanno sapere dalla Regione - sono circa 1.400. 

RED/Agipro 

 

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