Attualità e Politica
15/12/2022 | 17:14
15/12/2022 | 17:14
ROMA - «Per mantenere o accrescere le entrate erariali e contrastare, nello stesso tempo, ludopatia e gioco illegale, occorre correggere gli errori del passato ed avere il coraggio di agire in maniera strutturale sulla fiscalità del settore». Così Francesco Scardovi, consulente fiscale di As.tro, nel corso del Consiglio Direttivo odierno dell'associazione. Scardovi, già incaricato come consulente della Commissione Parlamentare sul gioco illegale nella scorsa legislatura, ha illustrato la proposta di riforma fiscale di As.tro, elaborata da un tavolo tecnico interno di professionisti. Sono quattro i punti fondamentali: «La previsione di una tassazione sul margine residuato dopo le vincite - e non sulle somme giocate - per i settori di gioco che non la prevedono, eliminando quel drammatico equivoco di aliquote sostenibili quando invece rappresentano oltre i due terzi dei margini dell’attività di raccolta», ha spiegato. È inoltre necessario «innalzare le percentuali di vincita al giocatore per rendere più competitiva la raccolta dei giochi del comparto legale e così ridurre la spesa dei giocatori»; altro punto è «ridimensionare i balzelli accessori che insistono sul comparto, come la tassa sulle vincite, e privilegiare i giochi con maggior componente di intrattenimento, che hanno minor impatto sui disturbi da gioco patologico e maggior rilievo in termini di entrate erariali». Infine, si punta a rilanciare il settore «attraverso il rispetto della sostenibilità economica degli operatori, in particolare per le proroghe onerose delle concessioni in scadenza e per i criteri di accessibilità ai nuovi bandi». Una fiscalità così ridisegnata per l’intera durata delle nuove concessioni, secondo Scardovi, «non solo assicurerebbe la tenuta delle aziende di gioco legale ma porterebbe con sé anche un ‘effetto crescita’ per le entrate erariali, riportando alla luce miliardi di evasione provenienti dal gioco illegale».
RED/Agipro
Foto Credits Flickr Images Money CC BY 2.0
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