Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 08/11/2025 alle ore 15:23

Attualità e Politica

08/11/2025 | 15:23

Conferenza Dipendenze 2025, Freni (Sott. Mef): “Le nuove regole del gioco online puntano alla prevenzione dei disturbi patologici"

facebook twitter pinterest
Conferenza Dipendenze 2025 Freni (Sott. Mef): “Le nuove regole del gioco online puntano alla prevenzione dei disturbi patologici

ROMA - “Abbiamo la necessità di adeguare il comparto online perché il gioco è cambiato. Oggi si assiste a un fenomeno che si chiama gamification, perché quelli che una volta erano videogiochi oggi sono veri e propri simulatori d’azzardo. E dobbiamo interagire con i concessionari, perché in Italia il gioco è lecito solo in quanto concesso dallo Stato, quindi occorre approntare dei modelli nuovi. Ed è la strada che abbiamo scelto con il riassetto della Delega Fiscale che è partito dal comparto del gioco online. Ci sono stati nuovi bandi di gara, che adesso sono stati aggiudicati e realizzeranno progressivamente l'obbligo di infrastrutture che guardino alla prevenzione dei disturbi da gaming e da gamification del settore”. Lo ha dichiarato il sottosegretario all’Economia Federico Freni, durante la Conferenza Nazionale Dipendenze 2025.
“In Italia la Dga (Dipendenza da Gioco d’Azzardo) trova già un inserimento nei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza). In origine non comprendeva il gaming disorder perché si riteneva, sbagliando, che il gioco che si faceva a casa fosse un fenomeno privato e che non richiedesse la necessità di essere attenzionato dalla matrice statale. Ma il mondo è cambiato e un legislatore attento è quello che adegua gli strumenti al cambiamento del mondo”.
“Se noi pensiamo che i disturbi da gioco, che sia gambling o gaming, siano un vizio, siamo sulla strada sbagliata: sono una patologia che come tale va affrontata”.

“Ovviamente - prosegue Freni - quando si gioca in una dimensione privata (nella propria stanza o davanti al proprio computer) prevenire i disturbi può risultare meno facile. Ma il vero problema che dobbiamo porci è di natura culturale, perché l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha bloccato poco meno di 1000 piattaforme illegali di gioco. Quindi occorre prevenire anche la distorsione di accesso a piattaforme di gioco non regolate dallo Stato, che propongono ai nostri minori prodotti di gioco che sono diversi da quelli che lo Stato riconosce come legittimi. Non c'è la tutela che è necessaria. In un contesto come questo, di disfunzioni patologiche che si aggiornano, certamente dobbiamo inserire nei Lea anche il tema del gaming disorder alla pari della Dga, consapevoli del fatto che se non daremo luogo a quelle innovazioni tecnologiche essenziali per modificare questo settore e garantire un controllo degli accessi, probabilmente avremmo fatto un lavoro inutile”, conclude Freni.

FRP/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password