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Attualità e Politica

22/01/2015 | 15:30

Corte di Giustizia Ue, Confindustria Giochi: «Sentenza conferma correttezza impianto normativo italiano»

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Corte Giustizia Ue Confindustria Giochi

ROMA - La sentenza della Corte di Giustizia Europea «ha sancito definitivamente la correttezza del bando di gara del 2012 per l’affidamento in concessione di 2.000 diritti per l’esercizio congiunto dei giochi pubblici attraverso l’attivazione di una rete fisica di negozi di gioco». E' quanto si legge in una nota di Confindustria Sistema Gioco Italia. «Il ricorso mirava ad invalidare la gara adducendo come motivazione il fatto che la durata delle nuove concessioni (40 mesi) era inferiore a quella prevista per le precedenti gare. In realtà l’obiettivo dell’Amministrazione, lungi dall’essere pretestuoso, era quello di riallineare la scadenza di tutte le concessioni in vista della successiva gara». La Corte europea «ha esplicitamente dichiarato che il riordino del sistema delle concessioni attraverso un allineamento temporale delle loro scadenze può contribuire ad un coerente perseguimento dei legittimi obiettivi di uno Stato, tra cui la lotta contro la criminalità, perché tale circostanza permette alle autorità nazionali di assumere decisioni coerenti nel momento in cui tutte le concessioni hanno scadenza coincidente».
«Non possiamo che essere soddisfatti per una sentenza che fa chiarezza e contribuisce alla certezza del diritto, obiettivi che sono importanti per il Paese e per il settore. L’auspicio è che il prossimo passo sia quello di porre fine all’anomalia dei Centri di trasmissione dati che - pur non disponendo di autorizzazioni di polizia e titoli concessori - consentono l’effettuazione delle giocate con una perdita netta per l’erario e senza le stesse tutele per i giocatori assicurate da chi opera nel rispetto delle concessioni», ha commentato il presidente di Giochi e Società, aderente a Sistema Gioco Italia, Emilio Iaia. RED/Agipro

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