Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 21/05/2025 alle ore 20:32

Attualità e Politica

04/06/2015 | 11:36

Giochi - Delega fiscale, Mef: "Un sistema di controllo dei concessionari su gioco minorile, infiltrazioni criminali, inadempimenti fiscali"

facebook twitter pinterest
Delega fiscale Mef sistema controllo concessionari gioco minorile infiltrazioni criminalità

ROMA – Controlli su gioco minorile, pubblicità, rispetto delle norme sul gioco, infiltrazioni della criminalità organizzata, inadempimenti fiscali: sono le aree di intervento su cui dovrà scattare il sistema di allarme previsto dal Ministero dell'Economia per il settore giochi, in collaborazione con gli operatori, come si legge nell’ultima bozza del decreto della delega fiscale che Agipronews ha potuto visionare.

Il ministero dell’Economia vara il regime di “adempimento collaborativo” con gli operatori di gioco, che prevede un maggior grado di responsabilità dei concessionari delle slot e delle VLT, ai quali è richiesto di dotarsi di «un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo dei rischi di settore, propri e dei soggetti che compongono la relativa rete di raccolta di gioco». E in caso di denuncia per reati in materia di gioco, l’Agenzia delle Dogane comunicherà alla Procura della Repubblica “se il concessionario abbia aderito al regime di adempimento collaborativo, fornendo, se richiesta, ogni utile informazione in ordine al controllo dei rischi di settore e all’attribuzione di ruoli e responsabilità previsto dal sistema dalla stessa adottato”. La bozza del decreto giochi della delega fiscale, secondo quanto ha confermato il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, dovrebbe essere presentato al Consiglio dei Ministri a metà giugno. Tra i rischi di settore il Governo avrebbe individuato in particolare «l’accesso alla pratica del gioco da parte di minori e dei soggetti maggiorenni esposti a rischi di dipendenza, il mancato rispetto delle disposizioni proibitive o limitative della pubblicità del gioco, la presenza - tra coloro che compongono la rete di raccolta del gioco - di soggetti non dotati dei necessari requisiti, le infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, l’irregolarità e inappropriatezza dei flussi di comunicazione di dati e l’inadempimento dell’obbligazione tributaria in materia di gioco ovvero di riversamento degli utili erariali derivanti dalla raccolta». 
Questo sistema di rilevazione – si legge nella bozza del decreto giochi - prevede, «con cadenza almeno annuale, l’invio di una relazione agli organi di gestione per l’esame e le valutazioni conseguenti». In particolare, il regime di adempimento collaborativo fra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i concessionari comporta per l’Agenzia alcuni impegni come la «valutazione trasparente, oggettiva e rispettosa dei principi di ragionevolezza e di proporzionalità; la pubblicazione periodica sul proprio sito istituzionale dell’elenco aggiornato delle operazioni, strutture e schemi ritenuti di pianificazione, anche commerciale, aggressiva, nonché informazione ai propri uffici degli esiti dei confronti con i concessionari e le associazioni di categoria; le relazioni con le imprese improntate a principi di trasparenza, collaborazione e correttezza nell’intento di favorire un contesto regolatorio di certezza e semplificazione, con disponibilità ad esaminare situazioni suscettibili di generare rischi di settore significativi; la risposta alle richieste dei concessionari nel più breve tempo possibile; la debita considerazione delle risultanze delle attività dei soggetti incaricati, in ciascun concessionario, della revisione contabile, nonché di quella dei loro collegi sindacali e dei pareri degli organismi di vigilanza». L’adesione al regime comporta la possibilità per i concessionari di arrivare, con l’Agenzia, «a una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi di settore prima della attuazione e adozione delle scelte ed iniziative aziendali, attraverso forme di interlocuzione costante e preventiva su elementi di fatto, inclusa la possibilità dell’anticipazione del controllo». L’adesione al regime offrirà anche ai concessionari «la possibilità di fruire di procedure abbreviate di interpello preventivo in merito alla applicazione delle disposizioni regolatorie a casi concreti, in relazione ai quali l’interpellante ravvisa rischi di settore». Il termine per la risposta «è di trenta giorni decorrenti dal ricevimento della domanda». MSC/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password