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Attualità e Politica

20/05/2019 | 09:46

Giochi in Piemonte: sale giochi e scommesse sotto sfratto, da oggi in vigore il distanziometro

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Giochi Piemonte sale giochi scommesse distanziometro

ROMA – Distanziometro e limiti orari anche per le sale da gioco e scommesse su tutto il territorio piemontese: da oggi anche i titolari di queste sale dovranno adeguarsi a quanto previsto dalla legge regionale del Piemonte “per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico”. 

Il distanziometro e i limiti orari - Il distanziometro regionale prevede che nei comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti, l'installazione di slot e videolottery sia vietata in locali che distano meno di trecento metri da una nutrita serie di “punti sensibili”, nei quali sono compresi luoghi di culto, scuole, impianti sportivi, ospedali, oratori, istituti di credito e stazioni ferroviarie. La distanza diventa di cinquecento metri nei comuni con più di cinquemila abitanti. Ai comuni è data facoltà di individuare altri luoghi sensibili. Il testo prevede che i comuni dispongano limitazioni orarie all'esercizio di slot e Vlt nelle sale giochi e ogni altro locale in cui siano installati. Tali limiti devono avere una durata «non inferiore a tre ore nell’arco dell’orario di apertura previsto». Il testo, approvato il 2 maggio 2016, stabilisce che tutti coloro che gestiscono apparecchi di gioco negli esercizi pubblici o aperti al pubblico dovevano adeguarsi entro diciotto mesi dall'entrata in vigore della legge (il termine è scaduto il 20 novembre 2017). I titolari di sale da gioco e sale scommesse avevano invece tre anni di tempo per mettersi in regola (la scadenza è quindi il 20 maggio 2019), o cinque nel caso di autorizzazioni decorrenti dal 1° gennaio 2014.

Le sanzioni – La violazione del distanziometro per slot e Vlt comporta una sanzione da 2000 a 6000 euro per ogni apparecchio fuori norma, a cui vengono posti i sigilli. Il mancato rispetto degli orari di esercizio è soggetto a sanzioni da 500 a 1500 euro ad apparecchio. Chi viola il divieto di pubblicità va invece incontro a sanzioni da 1000 a 5000 euro. Dopo tre infrazioni relative a orari e pubblicità, il comune dispone la chiusura definitiva degli apparecchi. 

Il gioco in Piemonte e le ricadute occupazionali – Gli effetti della legge relativi alla prima scadenza, quella del 20 novembre 2017, si sono già manifestati: i punti vendita generalisti sono scesi da 6.241 a 1.788, mentre il numero delle slot in Piemonte è sceso da 26.134 a 12.468 (-52%). Dopo il 20 maggio l’offerta pubblica sul territorio regionale degli apparecchi da gioco (AWP e VLT) subirà un taglio che diverse proiezioni collocano intorno all’80%. La diminuzione dell’offerta interesserà l’intera area delle VLT, che nel 2018 hanno raccolto in Piemonte circa 1,9 miliardi di euro: applicando una riduzione dell’80%, quindi, si dovrebbe manifestare un taglio pari a circa 1,5 miliardi nei volumi di gioco. Un duro colpo per le casse dello Stato, che registreranno minori entrate per circa 100 milioni di euro. Per le slot, la riduzione dell’offerta si concentrerà su quelle presenti nei negozi specializzati, che attualmente “ospitano” circa i due terzi delle 12.468 macchine presenti sul territorio regionale: considerando nel 2018 le slot hanno raccolto circa 1,1 miliardi, si produce una tendenziale riduzione di volume di gioco pari a circa 550 milioni di euro, con una perdita erariale di 110-115 milioni di euro nel 2020. Dalla chiusura della maggior parte degli esercizi con slot e VLT in Piemonte, dunque, il Tesoro vedrà svanire entrate per circa 220 milioni complessivi.

SA/Agipro

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