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Ultimo aggiornamento il 27/11/2025 alle ore 15:00

Attualità e Politica

27/11/2025 | 14:08

Indagine Ipsos, Pagnoncelli: “Secondo l'80% dei soggetti istituzionali il gioco è peggiorato negli ultimi 10 anni per colpa dell'online”

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Indagine Ipsos Pagnoncelli: “Secondo l'80 dei soggetti istituzionali il gioco è peggiorato negli ultimi 10 anni per colpa dell'online”

ROMA – L'80% dei soggetti istituzionali, intesi come esponenti del terzo settore, delle associazioni dei consumatori, del mondo politico e del mondo accademico e universitario, ritiene che il settore del gioco sia peggiorato rispetto a dieci anni fa e ne attribuisce la responsabilità a una diffusione sempre maggiore del gioco online, con un'offerta di gioco più accattivante per le persone vulnerabili, inclusi i giovani e i minori. È quanto riporta una ricerca di Ipsos Italia, presentata dal presidente dell'istituto, Nando Pagnoncelli, durante l'evento Fondazione Fair Forum 2025 a Roma.

Oltre ai “soggetti istituzionali” l'indagine. ha coinvolto anche gli operatori del settore dei giochi, per un totale di 138 interviste, di cui 60 con gli “istituzionali” e 78 con gli operatori. Il giudizio di questi ultimi è diverso: il 42% del campione che ritiene che il settore sia sostanzialmente rimasto uguale mentre le percentuali di chi ritiene sia migliorato o peggiorato arrivano entrambe al 29%. Illustrando i risultati, Pagnoncelli ha evidenziato come il sondaggio abbia cercato di raccogliere le opinioni di soggetti con le idee più diverse possibili sul gioco, dai più aperti ai più scettici.

Chiedendo agli intervistati quali parole assocerebbero oggi al concetto di “gioco” e quali avrebbero associato dieci anni fa, la ricerca mostra un quadro in cui si mantengono radicate opinioni negative. Le associazioni prevalenti si confermano parole come “denaro” e “dipendenza”, con una crescita del termine “disagio” e il concetto di “illegalità” che prevale ancora su quello di “legalità”. 

GIOCO RESPONSABILE – Per quanto riguarda il gioco responsabile, il 94% degli operatori e l'87% dei soggetti istituzionali dichiara di conoscere molto bene il principio. Se però gli operatori lo associano a concetti come le autolimitazioni di tempo e denaro e al valore del gioco come elemento di socializzazione, i soggetti istituzionali pongono l'accento sulla consapevolezza dei rischi, sulla prevenzione, sulla responsabilità degli addetti ai lavori nel tutelare i minori e su una corresponsabilità fra Stato e aziende.

Differenze ancora maggiori si vedono se si considera l'applicazione del gioco responsabile, che risulta poco o per nulla applicato per il 71% dei soggetti istituzionali, mentre gli operatori si dividono al 50%.

RIORDINO DEL GIOCO ONLINE – L'attuale quadro normativo rinnovato del gioco online risulta conosciuto bene solo dal 33% dei soggetti istituzionali e dal 10% degli operatori del settore. Questi ultimi sono però più fiduciosi sulla sua efficacia per promuovere il gioco responsabile (42%) e per tutelare i giocatori (40%) contro il 19% e 14% dei soggetti istituzionali.

DVA/Agipro

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