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Ultimo aggiornamento il 12/12/2025 alle ore 16:08

Attualità e Politica

12/12/2025 | 14:25

Manovra 2026, slitta l'approdo in aula al Senato: in arrivo nuovi emendamenti in Commissione Bilancio domenica sera

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Manovra 2026 slitta l'approdo in aula al Senato: in arrivo nuovi emendamenti in Commissione Bilancio domenica sera

ROMA - Slitta l'approdo in aula al Senato della Legge di Bilancio 2026, originariamente stabilito per lunedì 15 dicembre alle 16.30. Come riporta l'Ansa, previsto infatti l'arrivo, domenica sera entro le 23 in Commissione Bilancio a Palazzo Madama, di un nuovo pacchetto di emendamenti, che rende molto improbabile la conclusione dell'esame del testo in commissione entro lunedì mattina. Non è stata ancora definita la nuova data per l'inizio del dibattito in aula, ma è prevista una Conferenza dei Capigruppo per martedì mattina, che dovrebbe aggiornare il calendario del lavori del Senato. Resta confermata la scadenza di oggi pomeriggio, alle 18, per la presentazione dei subemendamenti alle proposte del Governo. Sarà inoltre possibile, entro le 12 di domattina, presentare subemendamenti a proposte di riformulazione di emendamenti presentati in precedenza. Una novità frutto di un'intesa fra maggioranza e opposizione.

Per quanto riguarda il settore giochi, la Manovra prevede 80 milioni di euro stanziati per le Regioni come compartecipazione al gettito fiscale derivato dagli apparecchi. Una misura che segna un passaggio importante verso il completamento del riordino del gioco fisico. Saranno inoltre votati alcuni emendamenti collegati ai giochi pubblici: si tratta della proposta di Cristina Tajani (Partito Democratico) per istituire il “Fondo per il contrasto alle ludopatie" e del testo firmato dai senatori di Fdi Ambrogio, Mennuni, Russo, Gelmetti e Nocco, che punta a risolvere la questione del taglio di 500 milioni di euro alla filiera degli apparecchi da gioco, deciso dal Governo Renzi con la Legge di Bilancio 2015, e la controversia fra Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i concessionari delle scommesse ippiche riguardo i minimi ippici garantiti. Segnalato anche l'emendamento di Claudio Lotito (Forza Italia) sull'abolizione del divieto di "pubblicità indiretta" del gioco (mantenendo però il divieto per la "pubblicità diretta") previsto dal Decreto Dignità del 2018. Il documento ha però ricevuto parere negativo da parte del ministro della Salute Orazio Schillaci.

DVA/Agipro

 

Foto Credits Paul Hermans CC BY-SA 3.0

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