Attualità e Politica
16/07/2025 | 14:22
16/07/2025 | 14:22
ROMA - La sospensione preventiva di un’attività dedicata al gioco è legittima qualora esistano comprovate situazioni che mettono in pericolo la sicurezza pubblica. E’ quanto stabilito dal Consiglio di Stato in una sentenza in cui conferma il provvedimento della Questura con cui è stata ordinata la sospensione per la durata di 10 giorni della licenza relativa alla sala di raccolta delle giocate gestita da una società di Modena, “in ragione di concreti pericoli per l’ordine e la sicurezza pubblici”.
La società appellante ha presentato ricorso contro il Ministero dell’Interno e la Questura di Modena, per ottenere l'annullamento o la modifica di una sentenza del Tar Emilia-Romagna, che aveva confermato il provvedimento del Questore. I motivi della sospensione preventiva riguardano la frequente presenza di persone con precedenti penali all’interno del locale e la violazione degli orari di apertura fissati da un'ordinanza comunale (oltre le ore 22).
Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso confermando la legittimità del provvedimento di sospensione. La misura, infatti, non ha funzione punitiva, ma preventiva e in questo caso non influisce la responsabilità del gestore del locale, ma è sufficiente - per l’applicazione del provvedimento - la presenza abituale di soggetti pericolosi. Per quello che concerne la violazione degli orari di apertura il Collegio precisa che hanno un peso nella valutazione complessiva di pericolo e di minacce alla sicurezza pubblica. Si precisa inoltre che il provvedimento, essendo di natura cautelare, non richiede una comunicazione preventiva. Inoltre, non sussiste la violazione del diritto alla buona amministrazione (art. 41 Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea) - come supposto dall’appellante - poiché la misura tutela un interesse pubblico primario: la sicurezza. In conclusione, “la sospensione riflette, pertanto, il bilanciamento tra l’interesse, costituzionalmente protetto, allo svolgimento dell’attività economica e la tutela della pubblica incolumità”.
FRP/Agipro
Foto credits Sailko CC BY 3.0
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