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Attualità e Politica

27/03/2017 | 18:25

Caso Liguria, Pastorino (Fit): «Cinquemila cittadini in soli dieci giorni hanno detto no alle restrizioni al gioco»

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ROMA - «Nel novembre scorso abbiamo voluto fare un test in 100 tabaccherie di Genova chiedendo ai cittadini di sottoscrivere un nostro sondaggio. In soli 10 giorni si sono messi in fila oltre 5.000 cittadini che, con carta di identità in mano, hanno firmato per la loro libertà di “scegliere, giocare e pensare” proprio contro le restrizioni previste dagli enti locali. Considerando 500 firme al giorno è immediato immaginare quante firme sarebbero arrivate in un lasso di tempo più ampio». La notizia del sondaggio, fornita da Giorgio Pastorino, presidente della Fit (Federazione Italiana Tabaccai), si inserisce nel tema ormai caldissimo della legge regionale ligure 30 aprile 2012. La questione è nota: tutte le autorizzazioni per l'esercizio dei giochi pubblici non in regola con il “distanziometro” regionale (cioè ubicate a meno di 300 metri da una serie di luoghi sensibili come chiese, scuole, centri giovanili e strutture sanitarie) decadranno a partire dal prossimo 2 maggio. Un taglio che riguarderà non meno del 90% delle licenze e che nei giorni scorsi ha spinto il governatore della Liguria Toti a parlare di proroga della legge di un anno. 

«Abbiamo chiesto a coloro che hanno firmato – prosegue Pastorino - di spiegarci meglio la loro scelta ed è emerso che i cittadini sono molto preoccupati per la possibile chiusura degli esercizi e dei tabaccai sotto casa e la conseguente immediata perdita di posti di lavoro. Una preoccupazione che molti hanno continuato ad esprimere anche dopo il sondaggio. Teniamo a precisare che la legge regionale impatta su tutti i tipi di gioco pubblico, di cui le slot sono solo una minima parte. Non è certo vietando tutto questo che si ragiona in termini seri di contrasto alla ludopatia».

MF/Agipro


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