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Ultimo aggiornamento il 09/10/2025 alle ore 17:30

Attualità e Politica

09/10/2025 | 11:56

Torino, operazione della Polizia di Stato: smantellata organizzazione dedita al gioco e alle scommesse online abusive

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Torino operazione della Polizia di Stato: smantellata organizzazione dedita al gioco e alle scommesse online abusive

ROMA – La Polizia di Stato di Torino ha eseguito un’ordinanza di obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nei confronti di due persone, già titolari di una sala scommesse a Trofarello, in provincia di Torino, indagate insieme ad altre tredici per associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di giochi e scommesse, frode sportiva e autoriciclaggio. E' quanto riporta un comunicato della Questura di Torino.

Le investigazioni hanno avuto inizio nel settembre 2022, dopo che erano emersi elementi che facevano ipotizzare la presenza, nel territorio torinese, di un gruppo organizzato dedito alla raccolta abusiva di scommesse su eventi sportivi, attraverso l’utilizzo di piattaforme online raggiungibili tramite link dedicati.
La conferma è arrivata nel dicembre dello stesso anno, in seguito a un controllo amministrativo mirato presso il centro scommesse di Trofarello, effettuato con il supporto della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale.
Nel corso dell’ispezione, gli agenti hanno scoperto che l’attività commerciale — formalmente intestata a uno dei due destinatari della misura cautelare e considerata il centro operativo del gruppo criminale — ospitava un sistema parallelo di raccolta e gestione di scommesse non autorizzate, basato su software sofisticati e spazi virtuali dedicati.

Le indagini hanno portato alla luce l’esistenza di una vera e propria associazione a delinquere a struttura piramidale. Il gruppo era impegnato nel business illegale del gioco online e gestiva piattaforme parallele a quelle autorizzate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, denominate “betart.bet”, “specialbet.bet” e “crazybet”.
Attraverso l’apertura di linee di credito e la concessione di fidi agli scommettitori, l’organizzazione riusciva a movimentare un grande flusso di denaro, con profitti che raggiungevano centinaia di migliaia di euro.

L’attività criminale del gruppo si è distinta anche per la sistematica violazione delle normative fiscali e antiriciclaggio.
L’analisi dei rapporti finanziari dei principali indagati ha permesso agli investigatori di ricostruire con precisione i flussi di denaro, individuando ricariche tramite carte prepagate, movimentazioni verso conti esteri e un complesso sistema di occultamento dei proventi illeciti.
Parte delle somme veniva poi reintrodotta in circuiti apparentemente leciti, allo scopo di ostacolare la tracciabilità del denaro, configurando così il reato di autoriciclaggio.

Nel corso delle indagini è emersa anche la presenza di numerosi intermediari, tra cui un calciatore professionista che, secondo quanto accertato, aveva accumulato nel tempo un consistente debito di gioco. Le dichiarazioni rese dal giocatore all’Autorità Giudiziaria hanno fornito riscontri oggettivi sull’operatività e sulle dinamiche dell’organizzazione criminale.
L’esame dei dispositivi elettronici di vari scommettitori ha ulteriormente confermato l’identità dei soggetti coinvolti e l’ampiezza della rete di raccolta abusiva delle scommesse.
Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari. Si ricorda che, fino alla sentenza definitiva, vige la presunzione di non colpevolezza nei confronti di tutti gli indagati.

FRP/Agipro

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