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Ultimo aggiornamento il 12/12/2025 alle ore 20:52

Attualità e Politica

11/12/2025 | 12:51

Udienza al Consiglio di Stato sul caso Pvr, le posizioni in campo. Gli operatori: “Paletti dannosi per l’attività”. Adm: “Garantita trasparenza dei flussi finanziari”

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Udienza al Consiglio di Stato sul caso Pvr le posizioni in campo. Gli operatori: “Paletti dannosi per l’attività”. Adm: “Garantita trasparenza dei flussi finanziari”

ROMA - La discussione in merito all’Albo dei Punti Vendita Ricariche è arrivata oggi in Consiglio di Stato. Aspetto controverso che vede contrapposti diversi operatori online contro l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed in particolare contro la determina che ad ottobre 2024 ha istruito formalmente l’Albo Pvr, strumento per regolamentare la rete fisica che consente ai giocatori online di ricaricare il proprio conto. 

Le società ricorrenti contestano l’applicazione di alcuni limiti e modalità operative imposte dal provvedimento, con particolare riferimento al tetto massimo di 100 euro settimanali. Per i concessionari, l’Albo introdurrebbe obblighi sproporzionati, privi di una fase transitoria e potenzialmente dannosi per la rete di prossimità, con ripercussioni sui volumi di raccolta e sulla sostenibilità economica dei punti vendita. Nell’udienza odierna, infatti, i legali delle società ricorrenti hanno evidenziato che i limiti previsti dalla determina impediscono anche ai giocatori di poter avere una certa “autonomia” sul proprio denaro. Più in generale, per i ricorrenti: “I paletti imposti ai Pvr sono ingiustificati e rischiano di limitare il business con il limite dei 100 euro”.  

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli difende invece la piena legittimità delle nuove regole, sostenendo che l’Albo risponde a un preciso mandato normativo e rappresenta un presidio essenziale di ordine, trasparenza e tracciabilità dei flussi finanziari. Secondo Adm, misure come il limite di 100 euro o il divieto di prelievo delle vincite nei Pvr non sono restrizioni ma strumenti necessari per prevenire rischi di riciclaggio, distinguere nettamente il gioco online da quello fisico e rafforzare la sicurezza complessiva del sistema. L’Agenzia respinge inoltre l’idea che si tratti di barriere economiche, sottolineando che l’Albo è rivolto principalmente agli esercenti e serve a garantirne l’affidabilità.

Il Consiglio di Stato aveva riconosciuto la necessità di una soluzione rapida in un settore che tocca da vicino l’equilibrio tra intervento pubblico, libertà d’impresa e stabilità dei rapporti concessori. Tuttavia, nell’udienza odierna il Collegio ha fatto emergere la questione di un possibile “mutato interesse”. Infatti, attualmente risulta modificata la posizione della maggior parte dei concessionari - in regime di proroga al tempo dei ricorsi - oggi aggiudicatari. Come precisa anche l'avvocato Francesca Dionisi, "è importante ora chiarire se si tratta di interesse oggettivo o soggettivo", pur restando invariato l’aspetto legato ai Pvr, anche in relazione alle sanzioni applicate dalla Gdf in queste settimane in violazione del limite dei 100 euro. Alla luce di quanto emerso nel dibattito odierno, non si esclude la possibilità di un'ordinanza in cui si richiedano dei chiarimenti preliminari, prima della definitiva sentenza di merito.

FRP/Agipro

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