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Attualità e Politica

21/09/2017 | 17:17

Giochi, “rinasce” in Commissione la proposta di legge Binetti

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binetti legge giochi parlamento

ROMA - Lavorare a un nuovo testo, aggiornato e che non vada in "conflitto" con quanto previsto dal riordino del settore, in attesa del decreto del Mef che recepisce l'accordo raggiunto due settimane fa in Conferenza Unificata tra Governo e Enti Locali. Questo l'obiettivo del Comitato ristretto della Commissione Affari sociali della Camera, che è tornato a riunirsi oggi, e che sta elaborando un nuovo testo base sul contrasto al gioco patologico, su cui proseguire l'esame. Secondo quanto apprende Agipronews a margine dell'incontro di oggi, il Comitato ha già provveduto a eliminare dal testo i provvedimenti che sono diventati effettivi negli ultimi anni, come l'istituzione dell'Osservatorio sul gioco patologico e l'inserimento della ludopatia nei Lea (livelli essenziali di assistenza). Nelle prossime settimane l'obiettivo è un'ulteriore limatura del testo, da confrontare con il provvedimento che ha ricevuto il via libera in Conferenza Unificata, per poi preparare degli emendamenti da presentare in Commissione Affari Sociali.

A giugno 2014, la Commissione aveva approvato all'unanimità un testo unico recante "Disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d'azzardo patologico", che riuniva diverse proposte di legge, di cui la deputata Paola Binetti (UDC) era relatrice: tra le norme, si prevedeva un distanziometro di 500 metri tra le sale giochi e i luoghi sensibili, un limite massimo di 8 ore per l'apertura delle sale, l'obbligo di tessera sanitaria per slot e VLT, indennizzi per i locali che dismettono le slot e un numero verde nazionale per i giocatori patologici. Il testo non è mai arrivato in Aula a Montecitorio, a causa del mancato parere della Commissione Bilancio della Camera e dell'approvazione della legge di stabilità 2016, che prevedeva il raggiungimento di un'intesa tra Governo ed enti locali sulla redistribuzione del gioco sul territorio. Nel frattempo, però, diversi Comuni si sono dotati di regolamenti che riprendono in parte le norme contenute nel ddl, come le distanze minime e i limiti orari. Ecco perché in Commissione si è deciso di lavorare nuovamente al testo, per aggiornarlo alla luce delle recenti norme approvate.

SA/Agipro

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